La casa di Henry Mancini a Malibu distrutta dalle fiamme. Il padre Quinto emigrò da Scanno nei primi del Novecento

13 Gennaio 2025
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La casa del celebre compositore, di origini abruzzesi, è stata ridotta in cenere dagli incendi che stanno devastando ampi quartieri della città

SCANNO – La casa fronte oceano a Malibu che dal 1965 è stata il rifugio del celebre compositore Henry Mancini, autore di colonne sonore iconiche come “Colazione da Tiffany” e “La Pantera Rosa”, è stata ridotta in cenere dagli incendi che stanno devastando ampi quartieri della città. L’abitazione, venduta qualche anno fa dai figli del musicista, è ora solo un ricordo, con le sole mura esterne ancora in piedi.

Monica Mancini, figlia del compositore e cantante, ha raccontato all’ANSA da Los Angeles: “Era il posto preferito di mio padre. Così tanti ricordi di famiglia appartengono a quella casa. Quando papà è morto, abbiamo preso una barca e lì di fronte, in mezzo all’oceano, abbiamo sparso le sue ceneri. Abbiamo fatto la stessa cosa tre anni fa, quando è morta mia madre, prima di vendere la casa. Non era più nostra, ma non abbandonerà mai i nostri cuori.”

Il padre di Henry, Quinto Mancini, emigrò da Scanno (L’Aquila) nei primi del Novecento. I figli di Henry, Felice, Chris e Monica, insieme al marito di quest’ultima, Gregg Field, hanno visitato il paesino d’origine del padre per la prima volta l’anno scorso, in occasione del centenario della sua nascita.

A causa degli incendi, racconta Monica: “Gregg e io siamo stati via un giorno, per poi rientrare quando ci hanno comunicato che il nostro quartiere era fuori pericolo. Mia sorella Felice ha deciso di restare e ora è salva. Purtroppo abbiamo così tanti amici che hanno perso tutto. Abbiamo offerto la nostra stanza degli ospiti a chiunque ne avesse bisogno. Questa tragedia non è finita e la distruzione è inimmaginabile.”

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