Massimo Pastore replica alla minoranza sulla regolarità dei lavori pubblici in centro: “C’è chi punta a creare confusione, sparando sentenze senza però conoscere le procedure”
PESCARA – Non si è fatta attendere la replica di Massimo Pastore, consigliere con delega ai Lavori Pubblici, riguardo le accuse di irregolarità sulla riqualificazione di piazza Sacro Cuore e Corso Umberto, sollevate dai consiglieri del Movimento “Pettinari per l’Abruzzo”. Nella nota stampa, Pastore ha risposto alle critiche entrando nel merito e spiegando che le fontane non necessitano di un collaudo statico, ma di un collaudo tecnico-amministrativo, che sarà completato entro sei mesi dalla fine dei lavori. Ha ribadito anche che la fruizione delle aree è stata conforme alle normative, garantendo la sicurezza dei cittadini. Infine, ha accusato i consiglieri di minoranza di alimentare confusione senza una corretta comprensione delle procedure.
“Un bel tacer non fu mai scritto, ma il tridente d’attacco Pettinari-Artese-Di Pillo non può perdere il consueto appuntamento del sabato mattina, altrimenti la visibilità del gruppo ne risentirebbe pesantemente, e questo lo comprendiamo. Ma non si possono lanciare allarmi infondati, e quindi rigiriamo ai tre consiglieri le accuse di approssimazione e pressapochissimo, e cerchiamo di spiegare in parole semplici come stanno le cose, anche se il gruppo ha ricevuto una risposta dal Rup, dopo la richiesta di accesso agli atti. Innanzitutto va precisato che per le fontane indicate dai consiglieri di minoranza, non è previsto il collaudo statico perché quella tipologia di intervento non è interessata da questo tipo di collaudo, né tanto meno dal deposito AINOP (l’Archivio Informatico delle Opere Pubbliche). Si parla, quindi, di collaudo tecnico-amministrativo da redigere entro sei mesi dalla fine dei lavori. E, sempre in relazione alle fontane, l’acquisizione dei certificati di conformità degli impianti, il termine è sempre quello del collaudo tecnico-amministrativo. Un concetto già chiarito ai consiglieri dal Rup che ha anche precisato, nella risposta di richiesta di accesso agli atti, che per quanto riguarda la fruizione delle aree, sono state rispettate le previsioni del D.p.r. 207 del 2010 (decreto di attuazione ed esecuzione del Codice dei contratti, per la parte non abrogata, ancora in vigore), in pendenza del collaudo tecnico amministrativo. Insomma, è tutto in regola. Corso e piazza potevano essere regolarmente aperti al pubblico, senza esporre i cittadini ad alcun rischio. Purtroppo i non addetti ai lavori non conoscono la materia, non hanno elementi per una giusta valutazione, e rischiano di dire castronerie quando non ci si informa a dovere. Nel caso, poi, della conferenza stampa di stamani, non sarà la prima né l’ultima per gridare “Al lupo al lupo”, ma conosciamo il modus operandi di alcuni, sappiamo che c’è chi punta a creare confusione, sparando sentenze senza però conoscere le procedure”.