Presidente Marsilio: Lo stabilimento di Atessa torna al centro della strategia produttiva di Stellantis, confermandosi motore trainante del settore
ROMA – La crisi del settore automotive continua ad aggravarsi in Valle Peligna, mentre a pochi chilometri di distanza Stellantis annuncia nuovi investimenti dal 2027 per lo stabilimento di Atessa.
Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, ha reso noto che nel 2027, proprio ad Atessa, partirà la produzione di una nuova versione di Large Van, progettata per essere altamente competitiva nei confronti della concorrenza asiatica. Imparato, intervenendo al Tavolo Stellantis in corso al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), ha inoltre confermato l’avvio dalle prossime settimane della produzione di veicoli elettrici mentre per l’impianto abruzzese si punta anche molto sul programma CustomFit, che permette la conversione e personalizzazione dei veicoli elettrici.
“Un tavolo costruttivo – ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – che segna un passo avanti significativo per l’industria automobilistica italiana e per l’Abruzzo. Lo stabilimento di Atessa torna al centro della strategia produttiva di Stellantis, confermandosi motore trainante del settore”. Il governatore ha sottolineato come lo stabilimento di Atessa, “già oggi responsabile di metà della produzione automobilistica nazionale, rafforzi così il suo ruolo centrale nell’automotive, un settore che sta affrontando sfide cruciali a livello globale. Questo risultato – conclude Marsilio – dimostra che, con il dialogo tra governo, territori e aziende, si possono raggiungere obiettivi concreti a beneficio di imprese, lavoratori e filiera,”
Intanto Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Ugl hanno proclamato per venerdì 20 dicembre una manifestazione a Sulmona per denunciare la situazione della Marelli e dell’intero comparto produttivo del territorio.
“Lo stabilimento assiste da anni a un cronico ricorso agli ammortizzatori sociali – sottolineano le sigle sindacali – tanto che ad agosto 2025, alla scadenza dell’attuale contratto di solidarietà, sarà necessario attingere a ammortizzatori in deroga. La Marelli di Sulmona ha come cliente quasi esclusivo lo stabilimento FCA Italy di Atessa (ex Sevel). Alla commessa di Atessa – continuano i sindacati – si aggiungono altre commesse minori, sempre della galassia Stellantis, molte delle quali saranno chiuse nell’arco dei prossimi mesi. Recentemente, inoltre, l’azienda ha comunicato che alcune lavorazioni saranno oggetto di un processo di insourcing da parte del cliente FCA Italy di Atessa, aggravando così la situazione dello stabilimento Marelli di Sulmona”.
Non va meglio alla Sodecia di Raiano, che conta 44 addetti e fornisce anch’essa componenti agli stabilimenti Stellantis. Anche qui i lavoratori sono in regime di contratto di solidarietà fino a novembre 2025, segno di una crisi che sta investendo l’intero settore in tutta l’area.
“Di fronte a questa situazione drammatica, i lavoratori scenderanno in piazza,” concludono i sindacati, lanciando un appello alla cittadinanza affinché partecipi alla mobilitazione per il futuro dell’industria della Valle Peligna.