L’Asaps pubblica il bilancio parziale dei pedoni vittime di incidenti stradali al 15 dicembre, delineando un quadro emergenziale
PESCARA – Ancora una strage di pedoni sulle strade italiane, con 26 morti nei primi quindici giorni di dicembre e una scia di sangue che conta 436 vittime dall’1 gennaio: le vittime sono 292 uomini e 144 donne, 232 avevano più di 65 anni. I dati aggiornati sono forniti dall’Osservatorio Sapidata dell’Asaps, l’Associazione sostenitori della Polizia stradale, che ha anche evidenziato che la Lombardia è la regione con il maggior numero di decessi (70), seguita da Lazio (52), Campania (51) ed Emilia-Romagna (41), mentre l’Abruzzo si trova al 9° posto con 17.
Numerosi incidenti, che portano alla morte della persona investita, si verificano sulle strisce pedonali, dove già il mancato rispetto della precedenza ai pedoni comporta la decurtazione di 8 punti dalla patente e, da sabato 14 dicembre anche la mini-sospensione della patente, per 7 giorni nel caso di chi dispone di meno di 20 punti, e per 15 giorni se i punti sono inferiori a 10. La sospensione è poi raddoppiata in caso di incidente e ulteriormente aggravata in presenza di lesioni o decesso del pedone. Per quanto riguarda i mesi, l’Asaps classifica novembre e ottobre come i peggiori, con 53 e 51 morti. Lo scorso anno 2023 si è chiuso con 485 decessi entro trenta giorni dall’investimento, un trend che aveva subito un deciso calo nel 2020 (-125 morti rispetto al 2019) ma che piano piano è tornato a crescere e che si spera non raggiunga i livelli del periodo pre-Covid.