Si è svolta questa mattina la cerimonia di consegna dei lavori dell’asilo, che ospiterà 60 bambini fino ai 6 anni
TERAMO – Oggi a Teramo si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna dei lavori per la ricostruzione dell’asilo “Gemma Marconi”, un passo importante per restituire alla comunità un servizio fondamentale destinato ai più piccoli. L’edificio, di proprietà dell’Asp1, verrà demolito e ricostruito, trasformandosi in un moderno polo didattico che ospiterà un asilo nido e una scuola materna con una capienza di 60 posti per bambini fino a sei anni. Presente alla cerimonia anche il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli.
I lavori, che inizieranno subito dopo le festività natalizie, rientrano nell’ambito dei progetti di ricostruzione post-sisma e prevedono un investimento di circa 1,8 milioni di euro. La nuova struttura sorgerà su un unico livello, garantendo spazi funzionali e sicuri per i piccoli alunni e il personale educativo.
Durante la cerimonia, il commissario straordinario dell’Asp1 Roberto Canzio, ha sottolineato l’importanza di questo intervento: «La ricostruzione dell’asilo Gemma Marconi non è solo un progetto edilizio, ma un messaggio di rinascita per il territorio e una risposta concreta alle esigenze delle famiglie. La consegna dei lavori segna l’avvio di un percorso che porterà nuova vita a questa zona della città, contribuendo alla valorizzazione del centro storico di Teramo».
L’asilo Gemma Marconi si trova all’interno del perimetro che comprende anche l’ex istituto Regina Margherita, un altro edificio di proprietà dell’Asp1. Questo complesso, da tempo abbandonato e danneggiato dal sisma del 2016, sarà trasformato in una Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani non autosufficienti, con una capacità di 40 posti letto. L’intervento, finanziato con circa 10 milioni di euro, ha già visto l’approvazione del progetto esecutivo, e l’avvio dei lavori è previsto nei prossimi mesi.
La consegna dei lavori per il “Gemma Marconi” rappresenta un passo concreto verso la riqualificazione di una delle aree più centrali della città, abbandonata per anni. Questo progetto, unito alla futura RSA, punta a restituire vitalità e servizi essenziali al cuore di Teramo, soprattutto all’area di piazza Dante che in questo momento storico vive il tragico episodio del sequestro del palazzo Delfico.