Diagnosi precoce dell’Alzheimer con un esame del sangue: innovazione a Chieti

12 Dicembre 2024
1 minuto di lettura

Il professor Stefano Sensi, direttore della clinica neurologica dell’ospedale SS Annunziata di Chieti: “Primi in Abruzzo, una svolta”

CHIETI – Alla clinica neurologica dell’ospedale SS. Annunziata di Chieti, diretta dal professor Stefano Sensi, è possibile effettuare un esame del sangue mirato per distinguere l’Alzheimer da altre forme di demenza. Grazie a una tecnologia avanzata acquisita dal CAST dell’Università d’Annunzio per la ricerca clinica, il test analizza il plasma utilizzando un sistema a chemiluminescenza per misurare due proteine fondamentali: la Beta amiloide e la Tau. Questi biomarcatori rivestono un ruolo cruciale nella diagnosi. Valori estremamente bassi di Beta amiloide e alti di Tau, in presenza di sintomi di deterioramento cognitivo, indicano con elevata probabilità la presenza dell’Alzheimer.

Secondo il professor Sensi, ordinario e direttore del Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche dell’Università d’Annunzio, il nuovo metodo diagnostico rappresenta un passo importante verso la ricerca: “Con il dosaggio di queste proteine abbiamo un’opportunità in più per compiere un percorso più raffinato nella diagnosi e nella terapia, e formulare trattamenti personalizzati. Il test che ora abbiamo a disposizione ci pone in condizione di cercare i presupposti biologici della demenza di Alzheimer, con un tasso di accuratezza del 90%”. La ricerca e l’applicazione clinica di nuove terapie sono ambiti in cui il professor Sensi è attivamente impegnato da anni, attraverso importanti studi clinici: “Non siamo ancora arrivati a sconfiggere la malattia ma si stanno facendo importanti e significativi progressi in quella direzione, come anche sul piano della riabilitazione”.

Altro da

Non perdere