Ad un’indagine più approfondita sarebbe emerso un utilizzo della cava non conforme al progetto approvato dagli enti competenti
LETTOMANOPPELLO – I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale – Nipaaf di Pescara ieri hanno dato esecuzione al sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale di Pescara della concessione mineraria nel Comune di Lettomanoppello, di 22 ettari di terreno. Nell’ambito della convenzione stipulata fra l’Arma Forestale e la Regione Abruzzo e la conseguente campagna di controllo sulle attività estrattive e la coltivazione delle cave, i militari del Nipaaf del Gruppo di Pescara, in collaborazione con i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale – ARTA Abruzzo, hanno accertato che nel Comune di Lettomanoppello, in area sottoposta a vincolo paesaggistico ai confini del Parco Nazionale della Majella, l’amministratore della società affidataria della concessione mineraria avrebbe effettuato la coltivazione della miniera in difformità al progetto approvato dagli enti competenti. Infatti, nel luglio scorso, durante un’ispezione fatta in loco, era stato accertato il mancato rispetto delle quote altimetriche di scavo nonché lo sconfinamento dell’escavazione su aree non autorizzate che hanno quindi portato al sequestro. I reati messi in evidenza, su di una superficie molto estesa, sono sia urbanistici che paesaggistici.