Numerosi veicoli e persone sono stati sottoposti a verifiche approfondite, e proprio durante questi servizi due cittadini italiani sono stati denunciati per diversi reati
CITTÀ DI POPOLI TERME – I Carabinieri della Compagnia di Popoli hanno intensificato, nel corso del fine settimana, i controlli finalizzati alla prevenzione dei furti in appartamento. Numerosi veicoli e persone sono stati sottoposti a verifiche approfondite, e proprio durante questi servizi due cittadini italiani sono stati denunciati per diversi reati.
Il primo episodio si è verificato nella notte tra sabato e domenica, quando un 31enne laziale ha attirato l’attenzione di una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile. All’alt intimato dai militari, l’uomo si è dato alla fuga, dando vita a un inseguimento durato pochi chilometri. Una volta fermato, ha cercato di divincolarsi, ma è stato bloccato in sicurezza.
Il giovane, apparso visibilmente agitato, si è rifiutato di sottoporsi al test previsto dal Codice della Strada per l’accertamento dello stato di alterazione psico-fisica da uso di sostanze stupefacenti. Durante la perquisizione del veicolo, i Carabinieri hanno trovato oggetti quali cacciaviti e un martello, strumenti di cui non ha saputo giustificare l’utilizzo.
L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria con accuse di resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per l’uso di sostanze stupefacenti. La patente gli è stata ritirata ed è stata inoltrata all’Autorità Amministrativa per la sospensione.
Il secondo episodio ha avuto luogo all’altezza del casello autostradale di Bussi/Popoli, dove i Carabinieri hanno fermato un 40enne residente nella Val Pescara. Durante la perquisizione del suo veicolo, nel vano portabagagli è stato rinvenuto un vero e proprio piccolo arsenale: un machete, un coltello, una mannaia, uno sfollagente, un coltello a serramanico, un cacciavite, un taglierino, una forbice, un coltello a più lame e un tirapugni in ferro.
L’uomo non è stato in grado di fornire spiegazioni plausibili per il possesso di tali oggetti, che sono stati immediatamente sequestrati dai militari. Per questi motivi, il 40enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.