Pescara occupa il 5° posto, Teramo il 7° posto, più indietro L’Aquila al 67° posto. L’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca: “Risultato straordinario”
CHIETI – La provincia di Chieti si posiziona al primo posto tra le province italiane per crescita del valore aggiunto prodotto, secondo uno studio del Centro Studi Tagliacarne e di Unioncamere. Questa indagine ha analizzato la capacità delle province di generare crescita economica attraverso i beni e servizi prodotti e distribuiti. Il valore aggiunto, indicatore che misura la ricchezza generata da un territorio, rappresenta un parametro fondamentale per valutare la salute economica di un’area in termini di competitività e sostenibilità.
L’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, ha accolto il risultato con entusiasmo: “Si tratta di un risultato straordinario che esalta il valore dell’economia regionale e la capacità dei territori di rispondere alle nuove sfide dell’economia”. L’incremento registrato tra il 2022 e il 2023 è il segnale di una forte ripresa economica post-pandemia, con Chieti in testa grazie a un aumento del valore aggiunto del 7,85%. Tuttavia, la crescita non è circoscritta: altre province abruzzesi si sono distinte nella classifica nazionale. Pescara occupa il 5° posto (+7,76%), seguita da Teramo al 7° posto (+7,56%). Più indietro L’Aquila, che si colloca al 67° posto con un aumento del 6,23%.
“Ci troviamo di fronte ad una crescita corale dell’intero territorio regionale, perché il dato forte è che tutte le quattro province crescono con percentuali rilevanti e tra loro poco distanti. Ed è la conferma che le politiche di sviluppo e crescita avviate dalla Regione Abruzzo in favore delle imprese e della competitività delle stesse sta dando i frutti sperati. Non è un caso, infatti, se l’Abruzzo risulta essere la prima regione nella classifica che riguarda le regioni”, ha concluso l’assessore Magnacca.