In sciopero la IMR Industriale Sud di Sant’Atto: braccia incrociate anche domani

19 Novembre 2024
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Sindacati insoddisfatti dopo l’incontro in Regione. A rischio 80 lavoratori e il settore boutique, mentre continua lo stato di agitazione con adesioni al 95%

TERAMO – Giornate di sciopero all’IMR Industriale Sud di Sant’Atto. Prosegue la protesta all’indomani di un incontro in Regione che non ha soddisfatto le rappresentanze sindacali e le Rsu. Anche domani i lavoratori incroceranno le braccia per un’intera giornata, dopo lo sciopero di oggi che ha registrato un’adesione del 95%.

Durante il vertice, che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Tiziana Magnacca, l’azienda ha rassicurato sull’assenza di ulteriori trasferimenti di linee produttive in nuovi siti ma ha confermato la delocalizzazione già avvenuta di alcune attività, tra cui il settore boutique. Questa situazione mette a rischio circa 80 lavoratori, per i quali è prevista la cassa integrazione nel 2025.

L’assessora Magnacca ha richiesto all’azienda una relazione dettagliata sul piano industriale e sugli investimenti futuri, ma ha sottolineato che, senza l’attivazione della cassa integrazione, al momento non è possibile avviare un tavolo di confronto ministeriale. L’agitazione continuerà con lo sciopero di otto ore previsto per domani, mentre lavoratori e sindacati si riservano di decidere i prossimi passi in base all’evolversi della situazione.

La fabbrica di Sant’Atto impiega circa 500 lavoratori, che da mesi manifestano il loro dissenso per le incertezze sul futuro industriale dello stabilimento. Al tavolo regionale hanno partecipato, oltre all’assessora Magnacca, i rappresentanti delle segreterie sindacali Filctem, Uiltec e Ugl, il parlamentare Giulio Cesare Sottanelli, il consigliere regionale Luciano D’Amico, il vicepresidente della Provincia Andrea Core e la vicesindaca di Teramo Stefania Di Padova.

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