L’amministrazione è in attesa della fissazione della trattazione del ricorso in Cassazione contro il sequestro di Palazzo Delfico
TERAMO – La Provincia di Teramo è in attesa della fissazione della trattazione del ricorso in Cassazione contro il sequestro di Palazzo Delfico, in seguito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’edificio storico del capoluogo. In queste ore, sono in corso delle prove tecniche fondamentali, condotte da tre consulenti incaricati dall’ente: Franco Braga, noto docente universitario, Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, e Stefania Arangio, specializzata in ingegneria forense e strutturale. I professionisti hanno già inviato una prima relazione che è stata trasmessa alla Cassazione.
Anche i risultati delle indagini sulla sicurezza statica dell’edificio, eseguite dai tecnici sul posto, saranno completati a breve, e serviranno come base per la valutazione complessiva delle condizioni dell’immobile. Il ricorso alla Cassazione è stato presentato il 18 ottobre scorso, e rappresenta la prima tappa del piano stabilito nella delibera del Presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, adottata il 14 ottobre. La strategia include, in un secondo momento, la presentazione di un’istanza di revoca del sequestro, destinata al Pubblico Ministero, che richiederà approfondimenti tecnici aggiuntivi sullo stato dell’edificio. Proprio per questa fase, è stato necessario ottenere l’autorizzazione del PM per poter effettuare le indagini all’interno di Palazzo Delfico, al fine di verificare la sua sicurezza statica.
«Non appena termineremo questa fase di valutazione e riceveremo la relazione finale, presenteremo ufficialmente l’istanza di revoca del sequestro», ha dichiarato D’Angelo. «Abbiamo adottato questa decisione in maniera ufficiale pochi giorni dopo il sequestro, con l’obiettivo di tutelare gli interessi della comunità e per poter avviare tempestivamente i lavori di messa in sicurezza dell’edificio, in vista della ricostruzione post-sisma, una volta completata la progettazione. Invitalia ha già individuato la ditta affidataria dei lavori».