I sindacati Slai Cobas Chieti e Usb Lp Abruzzo-Molise annunciano uno sciopero di otto ore il prossimo 8 novembre, criticando Stellantis per la marginalizzazione della produzione negli stabilimenti italiani e la mancanza di garanzie occupazionali
ATESSA – I Coordinamenti Slai Cobas Chieti e Usb Lp Abruzzo-Molise hanno annunciato uno sciopero di otto ore su ogni turno il prossimo 8 novembre, con un presidio di quattro ore davanti ai cancelli della Stellantis di Atessa (Chieti) dalle 11 alle 15. I sindacati accusano Stellantis di marginalizzare la produzione negli stabilimenti italiani, criticando anche i governi e i sindacati concertativi per aver collaborato allo smantellamento delle produzioni in Italia dal 2010.
“Il quadro attuale è complicato per le scelte politiche che hanno preferito finanziare con 13 miliardi di euro la rincorsa agli armamenti, condannando l’automotive in Italia all’estinzione,” si legge in una nota dei sindacati. “L’ultimo colpo inflitto dal governo Meloni è stato il taglio dei fondi europei pari a 4,6 miliardi di euro destinati alla transizione energetica.”
I sindacati denunciano lo scontro tra governo e Stellantis, accusando l’azienda di socializzare la crisi per preservare i profitti, riservando dividendi miliardari agli azionisti mentre i lavoratori subiscono riduzioni salariali e cassa integrazione mensile. “È sempre più evidente il rischio di ulteriori ridimensionamenti o chiusure dei siti italiani,” sottolineano i sindacati, citando la vicenda della Gigafactory di Termoli come esempio delle ambiguità di Stellantis.
La delocalizzazione produttiva dei veicoli commerciali leggeri verso Polonia e Francia per la futura realizzazione di furgoni alimentati a idrogeno potrebbe mettere a rischio anche lo stabilimento di Atessa, avvertono i sindacati.