Nel ridotto del Teatro comunale dell’Aquila si è tenuta oggi la cerimonia della 32esima edizione del Premio nazionale Paolo Borsellino assegnato alla Polizia di Stato che lo ha ricevuto dalle mani di Vittorio Pisani capo della Polizia. Il Premio Borsellino è stato conferito ai procuratori di Foggia e di Milano Ludovico Vaccaro e Marcello Viola.
L’AQUILA – Oltre alla Polizia di Stato e ai procuratori, il Premio Paolo Borsellino è stato assegnato anche a Daniela Di Maggio madre di Giogiò Cutolo, musicista ucciso a Napoli, Alessandra Accardo poliziotta testimone anti-violenza. Premio all’agente di scorta di Giovanni Falcone, Dario Falvo, ai giornalisti Francesca Fagnani, Giovani Pinto, Toni Mira e Enrico Fontana. Per la fotografia premiato Tony Gentile autore della foto che ritrae insieme i giudici Falcone e Borsellino, divenuta icona storica. Per l’impegno sociale premiate le realtà organizzative Rurabilandia e la banda Rulli e Frulli. Per la ‘memoria’a Nicola Catanese, caposcorta di Paolo Borsellino, è stato conferito il premio’ intitolato all’avvocato ‘Giandonato Morra’ indimenticabile avvocato, assessore regionale e difensore civico regionale scomparso a 64anni per un tumore.
Il Premio, giunto alla XXXII edizione, è stato assegnato a enti e personalità che si sono distinte nell’impegno sociale, civile, culturale e per la promozione dei valori della legalità. La Polizia di Stato è stata insignita dell’onorificenza per il contributo fornito con tutte le sue articolazioni operative al controllo del territorio per garantire la sicurezza delle comunità, per l’impegno in prima linea delle donne e degli uomini che in ogni angolo del Paese, con encomiabile spirito di sacrificio, sono al servizio dei cittadini.
Il capo della Polizia, nel ringraziare il prefetto Alessandro Pansa, che è stato capo della Polizia dal 2013 al 2016 e che ha coniato il motto ‘essercisempre’, ha sottolineato l’importanza del Premio e del messaggio, che tramite la premiazione viene trasmesso ai cittadini, soprattutto ai più giovani: “ognuno deve essere consapevole che in modo semplice e normale, in ogni settore della vita civile, può contribuire a rendere migliore la nostra società e a diffondere i valori della legalità”.