Le dichiarazioni del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani nella conferenza stampa di oggi pomeriggio
PESCARA – “Sono stati tre giorni caratterizzati da un evento straordinario, abbiamo avuto a Pescara israeliani, libanesi e palestinesi a parlare di come poter aiutare la popolazione civile di Gaza, del Libano. Significa che l’Italia è in grado di svolgere un importante lavoro da protagonista con iniziative politiche per cercare di alleviare le sofferenze della popolazione civile, ma anche per costruire la pace attraverso il cessate il fuoco in Libano e a Gaza”, così ha esordito in conferenza stampa il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani.
“Abbiamo acceso i riflettori su questa realtà, abbiamo ottenuto anche un risultato importante, quello della confermata possibilità per il tir di Food for Gaza di entrare in quel territorio con un trattamento privilegiato da parte di Israele che permetterà di distribuire direttamente alla popolazione civile beni alimentari e sanitari. Già abbiamo consegnato 47 tonnellate di beni alimentari. Questo è un risultato importante in un momento così difficile, la pace si costruisce passo dopo passo e questo G7 è stato anche caratterizzato da una riflessione approfondita sulla questione della salute globale. Abbiamo dimostrato che il G7 si può aprire ad altri Paesi, abbiamo avuto altri rappresentanti come il Sud Africa e che non fanno parte dell’Unione Europea, Paesi che guardano a noi con interesse”, ha continuato Tajani.
Il Ministro ha parlato anche della manifestazione contro il G7 in programma nel pomeriggio. L’obiezione principale mossa dai movimenti è legata all’incongruenza dei vari appelli di pace e il fornire armi a Israele, quelle stesse armi che hanno determinato la crisi umanitaria: “Mi pare un’interpretazione un po’ particolare. Quello che sta accadendo non è stato provocato dalle armi di Israele ma dall’attacco di Hamas. Non so chi abbia fornito le armi ad Hamas, sicuramente non i Paesi del G7. Non sono le armi che alcuni Paesi hanno venduto a Israele, noi come Italia non abbiamo più venduto perché questo è quello che prevede la legge. Credo che chi critica il G7 lo fa senza aver capito granché di quello che è successo, abbiamo lavorato solo per la pace e per la popolazione civile. Sfido chiunque altro a fare quello che abbiamo fatto noi. Nessuno è riuscito a portare nello stesso luogo israeliani, palestinesi e libanesi. Siamo in democrazia, si può manifestare ma bisogna sempre dire la verità. I risultati politici sono chiari. Sono venuti qua israeliani, palestinesi e libanesi, non in Francia. Manifestano contro la pace? A favore della guerra? Contro Food for Gaza? Se i beni vanno direttamente al popolo palestinese è grazie all’azione politica dell’Italia che ha ottenuto la garanzia di far entrare i camion”.
Infine, un elogio a Pescara, città ospitante: “Sono rimasti tutti entusiasti dell’accoglienza ricevuta, tutti colpiti dal corso di Pescara, dall’ospitalità, dalla cucina delle imprese abruzzesi. Si parla dello spirito di Pescara. Siamo rimasti colpiti dal teatro, dal clima, dalla gentilezza, dagli applausi delle persone abruzzesi. La città, dopo tanto tempo, ha i riflettori su di sé. Si parla molto di quello che sta accadendo qui. Non si parla solo di Roma, Milano e Napoli. L’evento ha permesso alla città di dimostrare le sue capacità organizzative, la bellezza, il suo mare. Ha dimostrato di saper organizzare un grande evento internazionale, Pescara è una grande città. C’è anche una bella mostra dedicata allo sviluppo sostenibile, significa che ci sono tanti protagonisti e le infrastrutture funzionano. La città di Pescara ha dato la massima disponibilità”.