Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri On. Antonio Tajani ha accolto le delegazioni e scattato le foto all’Aurum di Pescara
PESCARA – Prende il via a Pescara il G7, che durerà fino al 24 ottobre, presieduto dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri On. Antonio Tajani, il quale ha accolto i Ministri dello Sviluppo di Francia, Stati Uniti, Germania, Giappone, Canada e Regno Unito. L’evento affronterà tematiche cruciali per lo sviluppo e la cooperazione internazionale, con un focus iniziale sulla crisi in Medio Oriente. Il Ministro Tajani ha dichiarato che questa terza riunione ministeriale mira a utilizzare la cooperazione allo sviluppo come mezzo per promuovere pace, crescita e stabilità: “Si tratterà di tre intense e articolate giornate di lavori, che consentiranno di confrontarci sulle sfide globali con i nostri partner del G7, vari Paesi ospiti, il settore privato e le organizzazioni internazionali”.
Sulla pace, Antonio Tajani ha dichiarato: “Non è ancora vicina. Stiamo lavorando sia in Medio Oriente sia in Ucraina per accelerare i tempi. Sono un po’ più ottimista dopo la vittoria di Israele contro Hamas, una vittoria militare. Gli israeliani sono pronti a far uscire da Gaza gli ultimi capi di Hamas con un salvacondotto, in cambio della liberazione degli ostaggi e poi il cessato del fuoco. Lavoriamo per sostenere questo progetto come lavoriamo per raggiungere il cessato del fuoco in Libano con delle proposte che vedono un rafforzamento dell’Unifil e un rafforzamento dell’esercito regolare libanese”.
Spazio anche ai due anni di governo Meloni: “Un bilancio molto positivo, sono diminuiti i disoccupati, la borsa va bene, lo spread va bene, abbiamo vinto tutte le battaglie, contiamo di più sul palcoscenico internazionale, l’export ha raggiunto livelli importanti, siamo la quarta potenza commerciale mondiale, eravamo la sesta. Direi che l’economia va nella giusta direzione. Siamo soddisfatti? No. Abbiamo altri tre anni di lavoro, ci impegneremo tantissimo per far risolvere le grandi questioni del Paese”.
“Penso che il messaggio sia molto chiaro: se si vuole crescere abbiamo bisogno di sostenere l’economia reale, se vogliamo aiutare i Paesi in via di sviluppo abbiamo bisogno di sostenere l’industria. Senza l’industria è impossibile crescere, è impossibile creare lavoro. Dobbiamo studiare tutti insieme soluzioni sull’innovazione, sulla ricerca”, ha detto.