Risorge a L’Aquila, dopo 468 anni, l’Accademia dei fortunati, la prima accademia di cui si ha notizia nella storia d’Abruzzo.
L’AQUILA – Torna l’Accademia dei Fortunati, fondata a L’Aquila nel 1566 sotto il patrocinio del vescovo João d’Acunha e dedita, per statuto, alla produzione e all’allestimento di spettacoli teatrali, a cominciare da ‘Il Frappa‘ di Massimo Cammello, probabilmente la prima attestazione della Commedia dell’Arte nella regione. Tra icomponenti di quest’istituzione Salvatore Massonio (1559-1629), medico, umanista e scrittore.
Il 14 ottobre scorso, con atto notarile è tornata a nuova vita la struttura come emanazione dell’Accademia Medica della provincia dell’Aquila Salvatore Tommasi. Tra i fondatori, su specifico mandato del direttivo dell’Accademia medica, Ettore Martini, Franco Marinangeli e Pieremidio Bianchi rispettivamente presidente, segretario e tesoriere dell’Accademia medica. Gli altri soci fondatori sono Marilena Banfi, Stefano Butteroni, Antonio Di Stefano, Marcello Gallucci, Rosanna Narducci, Pietro Antonio Pecilli, Fabrizio Pezzopane, Lucia Vaccari e Francesco Zimei. Ad essi si aggiungeranno Edoardo Alesse in rappresentanza dell’Università dell’Aquila, Rinaldo Tordera per conto dell’Accademia di belle arti, e Nadia Vittorini per conto del Teatro Stabile d’Abruzzo. Il Comune dell’Aquila sarà rappresentato da Antonio Di Stefano, mentre la Società aquilana dei Concerti Barattelli sarà rappresentata da Fabrizio Pezzopane.
Presidente è stato nominato Antonio Di Stefano, vicepresidente Marilena Banfi, Segretaria Rosanna Narducci e Tesoriere Pieremidio Bianchi. La nuova Accademia dei Fortunati persegue finalità di solidarietà sociale e sviluppo culturale. Essa opererà per la tutela, promozione e valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico. Nello specifico, gli obiettivi primari saranno la ricerca, la promozione e la valorizzazione della storia delle arti performative del territorio nei secoli passati, in funzione dello sviluppo della sensibilità artistica e del benessere personale e sociale; la sensibilizzazione alla cultura teatrale, musicale e coreutica attraverso l’organizzazione di seminari, convegni e la produzione di apposite pubblicazioni; lo sviluppo di interazioni e scambi culturali con istituzioni pubbliche e private, anche straniere, che perseguano gli stessi scopi dell’associazione. Altra finalità sarà la solidarietà.
Ciò che lega storicamente l’Accademia Medica e l’Accademia dei Fortunati è proprio la figura di Salvatore Massonio, che contribuì con importanti opere alla storia della cultura cittadina. Il logo dell’Accademia è stato realizzato dal Prof. Antonello Santarelli dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, sulla base di fonti storiche. “Da oggi L’Aquila si riappropria di un suo simbolo, che sottolinea con forza il valore della città nella storia d’Abruzzo – ha aggiunto Marinangeli – Si recupera un gioiello della nostra cultura”. Il Prof. Francesco Zimei, musicologo aquilano ora all’Università di Trento, ha espresso “l’auspicio che la nascita di questo ente possa autorevolmente contribuire allo studio e alla valorizzazione della storia delle arti performative nella nostra città e nella nostra regione, anche attraverso la ricostruzione o il recupero di spazi dimenticati come il teatro San Salvatore e la sala Olimpica”.