Marco Di Nicola, presidente del Bim di Teramo, ha sottolineato come i Consorzi BIM possano facilitare la cooperazione tra i comuni montani
MONTORIO AL VOMANO – Grande partecipazione ha caratterizzato la due-giorni organizzata in occasione dell’Assemblea della Federazione nazionale dei Consorzi BIM, tornata dopo 15 anni nel comprensorio del Bim di Teramo. L’evento ha messo al centro temi di rilevanza nazionale per il rilancio delle aree interne, con il convegno “Crescita – Investimenti – Territorio: Consorzi BIM per la Montagna” svoltosi presso il cineteatro comunale di Montorio. Promosso dal Bim di Teramo, in collaborazione con Federbim e Gal Gran Sasso Laga, il convegno ha offerto spunti significativi sul ruolo strategico che i Consorzi BIM possono giocare nello sviluppo delle comunità montane.
Marco Di Nicola, presidente del Bim di Teramo, ha sottolineato come i Consorzi BIM possano facilitare la cooperazione tra i comuni montani, utilizzando al meglio i fondi derivanti dai sovracanoni idroelettrici per progetti concreti di miglioramento della qualità della vita nelle aree interne. “L’Appennino centrale, con il suo patrimonio di biodiversità e i suoi paesaggi unici, rappresenta un territorio strategico per l’Italia”, ha dichiarato Di Nicola, evidenziando il potenziale di queste aree spesso trascurate.
A margine del convegno, il presidente di Federbim, Gianfranco Pederzolli, ha sollevato una questione di grande attualità: la scadenza delle concessioni idroelettriche entro il 31 dicembre 2024, che potrebbe aprire le porte a operatori stranieri. “Questo scenario – ha spiegato Pederzolli – potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza nazionale. È fondamentale che le Regioni assumano un ruolo chiave nel ridiscutere le condizioni di assegnazione delle concessioni, considerando gli impatti economici, ambientali, sociali e di sicurezza”. Pederzolli ha inoltre sottolineato il ruolo che i Consorzi BIM possono avere nel collaborare con le Regioni per stabilire le linee guida sulla ripartizione dei canoni aggiuntivi, proponendo soluzioni innovative per la tutela ambientale e l’efficienza energetica.
Tra i relatori, Stefano Cianciotta, economista e manager pubblico, ha presentato strategie di rilancio per le aree interne, proponendo casi studio e buone prassi. A seguire, gli interventi di Paolo Gurisatti, esperto di sviluppo locale, e di Marco Pinelli di Enel Green Power, hanno aperto il dibattito su come il settore energetico possa sostenere la crescita dei territori montani. Fabio Renzi della Fondazione Symbola ha offerto ulteriori riflessioni sullo sviluppo sostenibile.
Il convegno ha visto anche la partecipazione di figure istituzionali come il vicesindaco di Montorio Francesco Ciarrocchi, il presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, e la consigliera regionale Marilena Rossi. Il ruolo dei Consorzi nel quadro normativo attuale è stato approfondito dall’avvocato cassazionista Vincenzo Cerulli Irelli e dal consigliere della Corte dei Conti Marcello Degni, che hanno evidenziato come i Consorzi non debbano sostituirsi ai comuni, ma svolgere una funzione di programmazione sovracomunale, evitando la dispersione delle risorse e puntando su progetti di grande impatto.
A concludere i lavori, moderati dal giornalista Rai Antimo Amore, sono stati la professoressa Lina Calandra dell’Università dell’Aquila e il presidente di Federbim Pederzolli. Il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano ha inviato i suoi saluti tramite un videomessaggio, riconoscendo l’importanza dei temi trattati.
Il giorno successivo, presso il Centro Congressi Kursaal di Giulianova, si è svolta l’Assemblea nazionale Federbim. Durante l’incontro, è stato deliberato un documento programmatico per l’istituzione di un tavolo di concertazione con Anci, Ali (Autonomie locali italiane) e Uncem. L’obiettivo del tavolo sarà affrontare le sfide della crescita, degli investimenti e dello sviluppo sostenibile delle aree montane, proseguendo il lavoro avviato durante la due-giorni di confronto.