Assemblea Upi programmata a dicembre con discussione sulla ‘Riforma Delrio’

16 Ottobre 2024
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L’Unione delle Province d’Italia (Upi) si riunirà il 10 e 11 dicembre per rafforzare le funzioni provinciali e per il superamento della riforma che ha svuotato le Province italiane.

L’AQUILA – “L’Unione delle Province d’Italia (Upi) tornerà a riunirsi per il rinnovo delle cariche nazionali il 10 e 11 dicembre. La XXXV Assemblea congressuale, in cui verrà nominato il nuovo presidente Upi nazionale, rappresenta un momento fondamentale, una occasione per fare un punto sul percorso che da anni stiamo portando avanti e per ribadire l’impegno a proseguire con determinazione nelle azioni volte a garantire alle Province il pieno riconoscimento del loro ruolo nel sistema istituzionale del Paese”. Lo ha annunciato il presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente nazionale dell’Upi, Angelo Caruso, a margine della riunione del Comitato direttivo Upi tenuta questa mattina a piazza Cardelli a Roma. 

“Un ruolo quello delle Province che può essere valorizzato solo attraverso un sistema elettorale maggiormente rappresentativo, un quadro normativo certo e in grado di riconoscere le funzioni degli Enti provinciali, attraverso risorse e personale adeguati, che riescano ad assicurare il pieno esercizio delle funzioni per poter rispondere in modo efficace alle comunità”, ha sottolineato Caruso. Nel corso del Comitato direttivo sono stati approvati diversi documenti che vanno proprio in questa direzione: il manifesto programmatico per l’Assemblea congressuale, la bozza di modifica allo Statuto Upi, il Piano strutturale di Bilancio e il regolamento congressuale.

“L’Assemblea di dicembre tornerà su un tema sempre più centrale e per il quale è ormai urgente una discussione a tutti i livelli: a 10 anni dall’entrata in vigore della Legge 56 del 2014, ‘Riforma Delrio’  che ha svuotato le Province di funzioni, risorse e personale, è necessaria una riforma che dia nuovamente forza a territori e comunità oggi indeboliti e privati di servizi”, ha concluso Caruso.

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