Assemblee di fabbrica in corso per organizzare lo sciopero sull’automotive del 18 ottobre a Roma. Operai e impiegati si confrontano, in queste ore, sul futuro dell’ex Sevel di Atessa (Chieti) e dello stabilimento Magneti Marelli di Sulmona, in provincia dell’Aquila. Le maestranze stanno preparando le iniziative per il mega corteo di protesta programmato per il venerdì capitolino.
L’AQUILA – A rischio il posto di oltre 2 mila lavoratori in Abruzzo, escludendo l’indotto, ma già da mesi sono in affanno migliaia di operai e impiegati degli stabilimenti della multinazionale Stellantis dove si producono veicoli commerciali e componentistica. Turni ridotti e tagliati, cassa integrazione e produzioni a singhiozzo, queste le condizioni e le prospettive non lasciano scampo nel settore dell’automotive.
Si punta allo sciopero del 18 ottobre per rivendicare diritti, forse l’ultima spiaggia. L’iniziativa richiede una puntuale organizzazione dei cortei e nello stabilimento Magneti Marelli di Suolmona è già in corso un’assemblea per l’organizzazione della manifestazione capitolina dei lavoratori provenienti dall’Abruzzo. Ne è prevista un’altra il 14 ottobre per definire gli aspetti salienti assieme. I sindacati dei metalmeccanici hanno proclamato lo sciopero per difendere l’occupazione, il lavoro e per rilanciare il futuro dell’industria dell’auto in Italia. Gli stabilimenti Stellantis in Italia, ma in generale l’automotive in Europa sono al collasso con rischi per l’occupazione, urgenti le risposte da parte dell’Unione europea.
Ore 9.30 di venerdì 18 ottobre, a piazza Barberini a Roma, un imponente corteo di lavoratori delle fabbriche italiane si snoderà fino a piazza del Popolo dove interverranno le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis e della filiera della componentistica nonchè i segretari generali dellle maggiori sigle sindacali: Ferdinando Ulian Fim-Cisl, Michele De Palma Fiom-Cgil e Uilm-Uil con Rocco Palombella.
“Da mesi in provincia dell’Aquila siamo alle prese con situazioni aziendali preoccupanti. E ancora da mesi il Governo nazionale e regionale sono distratti e assenti: pretendiamo attenzione per lavoratori e sindacati – Così in una nota il senatore Michele Fina , il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e del segretario provinciale Francesco Piacente – La condizione di crisi della Marelli di Sulmona nel corso dei mesi si è evidentemente aggravata, nel contesto di una vertenza industriale più ampia che coinvolge il gruppo Stellantis. Fino al prossimo luglio sarà attivo il contratto di solidarietà ma sulle prospettive future c’è pessimismo per uno stabilimento che avrebbe bisogno di ingenti investimenti in innovazione e ammodernamento delle linee. Chiediamo un sussulto di attenzione e di azione da parte della Regione e del Ministero delle Imprese per uno stabilimento che deve continuare a lavorare e a garantire i livelli occupazionali, in un territorio che non potrebbe sopportare una crisi ulteriore – continuano gli esponenti del PD – la stessa attenzione chiediamo per LFoundry, un’azienda che non si trova in formale stato di crisi industriale ma che merita altrettante attenzioni. Dal confronto con i sindacati quello che emerge è l’esigenza di conoscere subito piano industriale e prospettive aziendali in vista della scadenza del contratto di fornitura con il cliente americano: in particolare quali nuovi prodotti e con quali tempi di realizzazione sostituiranno la commessa che oggi occupa il 95 per cento dei volumi. Il silenzio della proprietà su questo sta lasciando centinaia di lavoratori nell’inquietudine e il recupero di relazioni industriali normali è la precondizione per superare le attuali difficoltà, anche in merito alla vertenza sui turni e all’ impoverimento di professionalità altamente qualificate”.
“L’Assessore Magnacca convochi immediatamente le parti, che questa volta auspichiamo vorranno partecipare, e il ministro Urso convochi la proprietà chiedendo finalmente all’Amministratore delegato Nabeel Gareeb di chiarire le strategie aziendali – ha concluso il parlamentare abruzzesev – A questi fini ci faremo promotori in Consiglio regionale e in Parlamento di specifici atti di sindacato ispettivo nei prossimi giorni, continuando a dialogare con azienda e sindacati”.