Lavoratori migranti con residenza anagrafica irregolare in difficoltà per le cure e per percepire eventuali contributi e assegni di disoccupazione agricola, come accade per quelli impegnati in Marsica che,. con una residenza fittizia, non riuscirebbero a rinnovare un permesso di soggiorno.
AVEZZANO – A denunciare le problematiche legate alla mancanza di una regolare residenza per i migranti lavoratori e Luigi Antonetti, segretario generale Flai Cgil, che chiederà un incontro ai sindaci del comprensorio marsicano per trovare delle soluzioni con divise a risolvere l’irregolarità di centinaia di donne e uomini migranti a rischio sfruttamento.
“Ciò accade prevalentemente per le difficoltà legate al diritto all’abitare – ha spiegato il sindacalista – Molti migranti si vedono negare la possibilità di affitto di alloggi e, in mancanza di questi, sono costretti a rifugiarsi da amici o parenti che li ospitano – ha spiegato – Altri, molto verosimilmente, pagano in nero una somma per poter avere un tetto sulla testa. Tale situazione genera un grave vulnus in capo alle migranti ed ai migranti in termini di esigibilità dei diritti – ha aggiunto – Condizione che rischia di produrre sfruttamento e concorrenza sleale per quelle aziende che senza scrupoli utilizzano lavoro irregolare pagato qualche euro l’ora. Come Flai Cgil dell’Aquila intendiamo aprire un tavolo di confronto per trovare una soluzione condivisa che dia diritto ad una vera integrazione di residenza collettiva”.