Teramo. Indagine sui falsi attestati di sicurezza sul lavoro

27 Settembre 2024
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Denunciato il titolare della società di servizi che rilasciava i documenti, accusato di concorso morale e materiale con dieci datori di lavoro

TERAMO – Nel 2022, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Teramo ha avviato un’indagine dopo un’ispezione presso una ditta metalmeccanica, durante la quale sono stati acquisiti attestati di sicurezza sul lavoro e certificati medici di idoneità alla mansione, che fin da subito sono apparsi sospetti. L’inchiesta, inizialmente concentrata su un singolo episodio, ha portato alla scoperta di un presunto schema criminale di natura seriale. Tale sistema avrebbe consentito a numerosi datori di lavoro, operanti in settori come edilizia, metalmeccanica, ristorazione e bar, di ottenere documentazione falsificata attraverso una società di formazione. Questo avrebbe permesso agli imprenditori di eludere le ispezioni in materia di sicurezza sul lavoro, evitando le sanzioni previste dal D.lgs 81/2008 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro) e ottenendo la revoca dei provvedimenti di sospensione delle attività emessi a seguito dei controlli.

Le indagini hanno evidenziato che i titolari delle aziende ispezionate si sarebbero rivolti a una società di servizi per ottenere attestati di formazione in materia di sicurezza retrodatati rispetto alle verifiche ispettive. In questo modo, riuscivano a dimostrare una conformità solo apparente alle normative vigenti. Al termine dell’indagine, è stato denunciato a piede libero il titolare della società di servizi, accusato di concorso morale e materiale con dieci datori di lavoro della provincia di Teramo. Questi ultimi avrebbero richiesto la documentazione falsa per evitare le sanzioni pecuniarie e la sospensione delle loro attività. Durante la perquisizione nella sede della società, i Carabinieri hanno sequestrato diversi dispositivi informatici, eseguendo una copia forense dei contenuti. All’interno dei computer sono stati rinvenuti file contenenti attestati di sicurezza e certificati medici, presumibilmente falsificati, che costituiscono prove fondamentali per l’inchiesta.

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