ll rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, ha espresso sentimenti di sgomento e profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Hadi Zaiter, studente dell’UnivAQ morto nei bombardamenti della città libanese di Baalbek, nell’Est del Paese, nell’ambito dell’intensificarsi degli scontri tra Israele e Hezbollah.
L’AQUILA – “Hadi aveva 25 anni ed era un nostro studente internazionale, iscritto al secondo anno della laurea magistrale in ingegneria civile”. Così è scritto in una nota dell’Università degli studi dell’Aquila pubblicata anche su un post nel social network Facebook per la morte del giovane universitario vittima delle bombe cadute sulla sua città. Lo studente 25enne era iscritto all’Aquila al secondo anno del corso di laurea magistrale in ingengeria civile.
“Era andato in Libano alla fine del secondo semestre per fare visita alla famiglia e sarebbe dovuto tornare all’Aquila tra qualche giorno per la ripresa delle lezioni – è scritto nella nota – Era un ragazzo ben voluto da tutti, che si era ambientato molto bene sia nella nostra comunità accademica e studentesca che in città. Hadi è deceduto a casa sua, e con lui sono morti anche la madre, il padre e due dei suoi tre fratelli. Mentre piangiamo la sua morte, come Ateneo ci uniamo agli appelli della comunità internazionale affinché cessino immediatamente, in Medio Oriente, tutte le operazioni militari e si torni il prima possibile a percorrere la via del dialogo e delle soluzioni diplomatiche. Al fratello di Hadi, Ahmed, unico membro superstite della famiglia, giungano le nostre più profonde e sincere condoglianze”.