L’organizzazione avrebbe operato tra luglio 2020 e novembre 2021 immettendo nel mercato 20 chili di cocaina pura
ABRUZZO – Lunedì 23 settembre, la Direzione Investigativa Antimafia (Dia) ha eseguito 12 arresti in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo e come riportato dall’agenzia AdnKronos, di essere coinvolti in un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con l’accusa di aver gestito la fornitura, detenzione e distribuzione di cocaina nelle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani, nel Basso Molise e in Abruzzo.
Le indagini hanno consentito di raccogliere un vasto insieme di prove solide contro questa organizzazione, che avrebbe operato tra luglio 2020 e novembre 2021, riuscendo a immettere nel mercato oltre 20 chili di cocaina purissima. Questa quantità corrisponde a circa 83 mila dosi, con un valore stimato intorno ai 6,6 milioni di euro.
Durante le operazioni investigative, la Dia ha sequestrato più di 10 chili di cocaina agli indagati. Sono stati inoltre rinvenuti due ordigni artigianali, la cui capacità distruttiva è stata giudicata particolarmente pericolosa. Sulla base delle prove raccolte e delle operazioni di riscontro, si stima che il giro d’affari dell’organizzazione si aggirasse intorno ai 3,5 milioni di euro. Oltre agli arresti, le forze dell’ordine hanno provveduto al sequestro di beni mobili e immobili, conti correnti e partecipazioni societarie riconducibili agli indagati, per un valore complessivo che supera i 600 mila euro.