Arrestati due uomini e una donna dopo l’irruzione violenta seguita al decesso di un congiunto. La procura di Pescara emette i provvedimenti, danni alla struttura e interruzione del servizio ospedaliero
PESCARA – Nelle prime ore del mattino di venerdì 13 settembre scorso, il reparto di oncologia dell’ospedale di Pescara è stato teatro di gravi disordini. Un gruppo di quattordici persone ha fatto irruzione con violenza all’interno del reparto, dove hanno inveito contro il personale sanitario, minacciandolo. Il motivo scatenante è stato il decesso di un loro congiunto, ricoverato nella stessa struttura. L’episodio ha causato danni materiali e interruzione dei servizi ospedalieri per un considerevole lasso di tempo.
A seguito di questi fatti, tre dei quattordici soggetti coinvolti sono stati tratti in arresto. Si tratta di due uomini e una donna, i quali sono stati tradotti in carcere dopo la revoca dei benefici di cui godevano. La procura della Repubblica di Pescara ha emesso i provvedimenti necessari, mentre gli altri undici individui sono stati denunciati a piede libero.
L’irruzione, che ha lasciato la struttura in uno stato di disordine e ha generato tensione tra il personale medico, ha attirato l’attenzione delle autorità locali. La comunità ospedaliera ha condannato fermamente l’accaduto, esprimendo solidarietà ai colleghi coinvolti e auspicando che episodi simili non si ripetano in futuro.
Le indagini continuano per accertare eventuali ulteriori responsabilità e valutare l’entità dei danni subiti dall’ospedale, mentre i servizi sanitari, dopo una temporanea sospensione, sono stati ripristinati.