“Non escludo che questo esemplare probabilmente giovane possa essere un fratello o sorella della lupa di Vasto, mai riprodottasi”, spiega il veterinario del Parco Nazionale della Maiella Simone Angelucci
CASALBORDINO – L’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali ha rilasciato una nota a seguito dell’attacco di un lupo a un turista sulla spiaggia di Casalbordino, avvenuto il 7 settembre scorso. La vicenda ha suscitato preoccupazione e polemiche sulla gestione del rischio da parte delle autorità locali. Secondo Simone Angelucci, veterinario del Parco Nazionale della Maiella, si sta esaminando il Dna dell’animale, prelevato dall’ospedale di Vasto, per accertare se si tratti effettivamente di un lupo e, in caso affermativo, di quale esemplare. La cattura in queste condizioni è complessa, ma necessaria, poiché l’animale potrebbe appartenere alla stessa famiglia della cosiddetta “lupa di Vasto”, catturata in passato per comportamenti aggressivi.
“Non escludo che questo esemplare probabilmente giovane possa essere un fratello o sorella della lupa di Vasto, mai riprodottasi, infine catturata e che ora si trova definitivamente nel grande recinto di un centro di recupero della fauna selvatica”, ha detto Angelucci. La “lupa di Vasto” aveva aggredito diverse persone, portando 13 feriti in ospedale tra il 2022 e il 2023.
Il turista aggredito ha lamentato la mancanza di avvisi di pericolo da parte del Comune di Casalbordino, denunciando l’assenza di misure preventive per proteggere i cittadini e i turisti. Scrive l’associazione: “Perché il Comune in precedenza non ha allertato la popolazione nonostante il comportamento confidente e quindi potenzialmente pericoloso di questo animale”. Si sta adesso valutando la possibilità di procedere legalmente contro coloro che, secondo l’organizzazione, non hanno adottato le necessarie misure di sicurezza, mettendo in pericolo la vita delle persone.