Divieto di balneazione in un tratto del lungomare nord di Pescara

4 Settembre 2024
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Secondo i rilievi dell’ARTA, è stato registrato un superamento del valore massimo consentito del parametro Enterococchi intestinali

PESCARA – A seguito delle analisi effettuate dall’Arta nell’ambito del monitoraggio delle acque di balneazione, è emersa la non conformità del campione prelevato il 2 settembre nella zona antistante via Cadorna. In base a quanto comunicato a Palazzo di città dal distretto provinciale di Pescara dell’Arta Abruzzo, è stato registrato un superamento del valore massimo consentito del parametro Enterococchi intestinali. Cautelativamente e preventivamente è stata quindi inibita temporaneamente la balneazione, ordinando il divieto su due spiagge libere (O e P), nel tratto tra le concessioni 76 e 94 comprese e nelle concessioni Esercito e Carabinieri. I gestori degli stabilimenti in questione, come previsto dall’ordinanza dirigenziale, devono issare bandiera rossa di pericolo e apporre in una parte visibile ai bagnanti la segnaletica relativa al divieto di balneazione temporaneo. 

“È stato già eseguito un ulteriore prelievo – commenta l’Assessore al Turismo, Zaira Zamparelli – dopo quello del 2 settembre, per monitorare la qualità delle acque, e nella giornata di domani conosceremo i risultati. Dai primi accertamenti effettuati dopo la comunicazione dell’Arta, non sono state riscontrate anomalie né dal Comune né dall’Aca, per ciò che riguarda il funzionamento degli impianti di sollevamento. Seguiremo l’evoluzione della situazione, anche per capire le cause di questo sforamento, che ha riguardato un solo punto di monitoraggio dell’intero territorio cittadino e, tra l’altro, non si era mai verificato prima in quella zona. Ben vengano i controlli – prosegue l’Assessore – che fanno emergere eventuali anomalie nella qualità delle acque di balneazione della città e ci consentono di continuare a lavorare per il mantenimento della Bandiera blu, che abbiamo conquistato la prima volta quattro anni fa anche grazie alla qualità delle nostre acque e che abbiamo mantenuto fino ad oggi rispettando una lunga serie di criteri: un obiettivo centrato che per noi resta una priorità anche per il futuro”.

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