Regione Abruzzo e Univaq si incontrano per rinnovare i rapporti di collaborazione. Magnacca: “Fondamentale il contributo dell’Univaq”
L’AQUILA – Al fine di rafforzare i rapporti di collaborazione tra università e industrie in Abruzzo e crearne di nuovi, l’assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca industriale e Lavoro, Tiziana Magnacca, ha incontrato stamani una delegazione di studenti e docenti del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’Informazione e di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila. Presenti anche il direttore del Dipartimento, Vincenzo Stornelli, e i presidenti dei corsi di laurea d’Ingegneria, rispettivamente Luca Di Angelo, Giuseppe Ferri ed Edoardo Fiorucci.
Per l’occasione, i professori hanno presentato le proposte di innovazione formativa che il comparto di Ingegneria dell’Univaq sta mettendo in campo per mettere i ragazzi nelle condizioni di soddisfare al meglio i requisiti imposti dal mercato dell’ingegneria industriale ai neolaureati, nel solco della tradizione consolidata di eccellenza dei corsi di Ingegneria dell’Ateneo aquilano.
L’Università degli Studi dell’Aquila, lo ricordiamo, è tra le prime cinque migliori in Italia, posizionandosi tra i primi 200 migliori atenei al mondo nella classifica generale Times Higher Education University Impact Rankings 2024, stilata annualmente dall’agenzia Times Higher Education (THE) per fare uno stato dell’arte sulla formazione accademica a livello mondiale.
“Non si può prescindere dalla ricerca industriale e dal suo insostituibile valore a sostegno della crescita produttiva e quindi economica delle aziende. In questo percorso è indubbio il contributo dell’Università degli studi dell’Aquila con un’offerta formativa di qualità aperta a tutti”, ha dichiarato Magnacca.
“Il ruolo dell’Università – sottolinea, inoltre, l’assessore Magnacca – è fondamentale nella preparazione e nella formazione dei nostri giovani chiamati a soddisfare i nuovi obiettivi di sostenibilità e di ottimizzazione dei cicli produttivi che oggi vengono reclamati da un mondo del lavoro in continua trasformazione”.