La Procura dell’Aquila cita in giudizio due persone per diversi reati nei lavori di sbancamento per lo Stadio del Fondo ai Piani di Pezza
L’AQUILA – È stata disposta dalla Procura dell’Aquila la citazione diretta in giudizio per due persone, con la contestazione di diversi reati relativi ai lavori di sbancamento per la realizzazione dello Stadio del Fondo ai Piani di Pezza, a Rocca di Mezzo, nel Parco Regionale Sirente-Velino.
Nello specifico, i due imputati sono il direttore dei lavori, Maurizio Blair, residente a L’Aquila, e il responsabile della ditta esecutrice, Philipp Oberhuber, residente a Bressanone. I due sono stati citati in giudizio per aver realizzato uno scavo di 3.200 metri cubi all’interno del Parco Regionale Sirente-Velino. I reati contestati sono relativi a violazioni degli articoli del Testo Unico dell’Edilizia e del Testo Unico dei Beni Culturali in merito alla realizzazione di lavori su beni paesaggistici.
Le aree colpite includono una Zona di Protezione Speciale (ZPS) e una Zona Speciale di Conservazione (ZSC), ovvero delle aree di alto pregio dal punto di vista di flora e fauna, che costituiscono habitat protetti nell’ambito del quadro di riferimento europeo, la Rete Natura 2000.
Come si legge nel decreto di citazione in giudizio, gli interventi sono stati realizzati “in assenza delle prescritte autorizzazioni o comunque non rispettando l’iter autorizzativo previsto dal D.P.R. 357/1997 con riferimento alla Valutazione di Incidenza pertanto iniziando i lavori in assenza delle prescritte autorizzazioni”. L’inchiesta è diretta dal pm Fabio Picuti.
Maurizio Blair e Philipp Oberhuber dovranno comparire davanti al tribunale ordinario dell’Aquila per l’udienza predibattimentale il prossimo 8 gennaio 2025.
I lavori sono attualmente fermi, a seguito di numerosi esposti presentati dalle associazioni ambientaliste, che ne avevano contestato duramente l’avvio. La Procura ha individuato come persone offese Augusto De Sanctis e Massimo Pellegrini per l’Associazione Stazione Ornitologica Abruzzese, Stefano Orlandini per Salviamo l’Orso e l’avvocato Francesco Paolo Febbo per il WWF.