A Corfinio un comitato cittadino scrive al ministro Sangiuliano contro la nuova intitolazione della piazza a Falcone e Borsellino
CORFINIO – Crescono le polemiche nel centro peligno di Corfinio, dove un gruppo di abitanti ha scritto direttamente al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per opporsi al cambiamento del nome della piazza principale da “Corfinio” a “Falcone e Borsellino”. La vicenda è giunta, nei giorni scorsi, anche all’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiamato in causa dal sindaco di Corfinio, Romeo Contestabile.
In seguito alla ridenominazione del luogo di aggregazione, è nato un vero e proprio comitato cittadino, il quale ha già lanciato una raccolta firme, arrivando per il momento a 300 sottoscrizioni.
Al cuore della protesta, la sensibilità di alcuni degli abitanti di Corfinio, per i quali la piazza “deve ricordare piuttosto il fatto che in epoca antica Corfinio fu abitata dai Peligni, e che durante la guerra sociale del 91-88 a.C. divenne capitale della Lega italica, venendo ribattezzata ‘Italica’”.
L’agguerrito gruppo di cittadini chiede, inoltre, le dimissioni del funzionario della Soprintendenza responsabile della modifica alla toponomastica, il quale “non ha voluto tener conto del volere popolare espresso con più di 300 firme”, dice il comitato. Ad aver ignorato l’opposizione del comitato alla ridenominazione della piazza, anche la Prefettura di Corfinio. “Ricorreremo al Tar contro il diniego del Prefetto”, ha dichiarato il gruppo.