Niente da fare per Fabrizio Scrocchia, precipitato ieri pomeriggio da uno dei sentieri che porta a Pizzo Cefalone
L’AQUILA – Non c’è stato niente da fare per Fabrizio Scrocchia, l’escursionista di 56 anni precipitato ieri pomeriggio da uno dei sentieri che conduce a Pizzo Cefalone, vetta a 2533 metri di quota del Gran Sasso. L’uomo, originario di Pescara, si trovava in escursione con altri due amici. “Abbiamo sentito dei rumori, ci siamo girati e non lo abbiamo visto più”, hanno riferito ai soccorritori gli amici.
Da quanto appreso, il 56enne, prima di cadere nel baratro, ha provato con tutte le sue forze a rimanere aggrappato ad un appiglio, ma non ce l’ha fatta. I traumi riportati nella caduta non gli hanno lasciato scampo. Incolumi ma sotto shock gli amici di Fabrizio, recuperati e riaccompagnati a Campo Imperatore.
La squadra di soccorsi, intervenuta tempestivamente, non ha potuto fare altro che constatare il decesso e procedere alle operazioni di recupero della salma. A bordo dell’elisoccorso regionale giunto sul posto, anche un medico anestesista rianimatore, coadiuvato nelle operazioni a terra dal Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo (Cnsas).
Mentre la Procura della Repubblica dell’Aquila ha disposto la ricognizione cadaverica, si attende di conoscere se sarà ritenuto opportuno ricorrere o meno all’autopsia.