Da 2023 in uso un macchinario per anoscopia ad alta risoluzione
SANT’OMERO – L’unità operativa semplice dipartimentale di Chirurgia Proctologica a direzione universitaria del presidio ospedaliero di Sant’Omero, diretta dal professor Renato Pietroletti, ha attivato da più di un anno il macchinario per anoscopia ad alta risoluzione. La metodica è essenziale per la diagnosi delle patologie Hpv correlate e per seguire i pazienti con condilomi anali e/o displasie. L’unità operativa del “Val Vibrata” da ottobre del 2023 ad oggi, cioè in poco più di nove mesi, ha eseguito più di cento anoscopie ad alta risoluzione.
Gli effetti in termini di qualità dell’assistenza sanitaria erogata alla popolazione sono notevoli: questo esame consente una diagnostica avanzata delle lesioni anali correlate al virus del papilloma umano Hpv in grado di evidenziare lesioni potenzialmente trasformabili in carcinoma dell’ano. Questa neoplasia, un tempo rara, è aumentata di 20 volte rispetto ai decenni passati. La rilevanza di tale tecnologia è testimoniata dalla collaborazione del professor Pietroletti con un istituto dermatologico della capitale di importanza nazionale come il San Gallicano, per un programma di screening delle neoplasie anali nell’ambito del Pnrr.
«Abbiamo presentato, inoltre, un progetto di ateneo alla Università dell’Aquila per lo screening delle lesioni anali Hpv correlate nei pazienti immunosoppressi dopo trapianto renale. In collaborazione con l’unità operativa di Chirurgia dei Trapianti dell’Università dell’Aquila diretta dal professor Fabio Vistoli e con la collaborazione della professoressa Alessandra Panarese», annuncia Pietroletti. «La ricerca in campo sanitario è un ingranaggio fondamentale per garantire assistenza di alta qualità all’utenza» osserva il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia «e la collaborazione tra Asl teramana e ateneo aquilano stabilisce una fondamentale sinergia in tale direzione». La metodica è prenotabile al Cup con impegnativa e un’attesa non superiore alle due settimane.