Eccellenze Univaq: dagli USA quasi 4milioni per ricerca su parassiti di acqua dolce

7 Agosto 2024
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3milioni e 800mila dollari è lo stanziamento complessivo destinato da istituti di ricerca statunitensi ai ricercatori del Mesva Univaq

L’AQUILA – 3milioni e 800mila dollari è lo stanziamento complessivo destinato dall’agenzia statunitense National Institutes of Health (Nih) ai gruppi di biologia strutturale e biologia molecolare del dipartimento di Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della vita e dell’ambiente (Mesva) dell’Università dell’Aquila. Il progetto di ricerca vedrà i ricercatori Univaq impegnati per cinque anni nello studio dei parassiti trasmessi in acqua dolce, come lo schistosoma e il criptosporidio.

A guidare la squadra sarà il ricercatore Francesco Angelucci, unitamente a Rodolfo Ippoliti e Matteo Ardini, in stretta collaborazione con la University of Illinois di Chicago e il Rush University Medical Center di Chicago. Lo studio assume particolare importanza considerando gli elevati livelli di incidenza e mortalità che le malattie legate alla contrazione di tali parassiti hanno, soprattutto nelle zone tropicali e nei paesi in via di sviluppo.

La schistosomiasi, causata da varie specie di schistosoma, è una malattia endemica in molte regioni tropicali e subtropicali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), i decessi annui attribuibili alla schistosomiasi sono stimati intorno a 200mila. La criptosporidiosi, invece, causata da Cryptosporidium parvum, è una delle principali cause di dissenteria acuta.

Il progetto finanziato si concentrerà proprio sullo sviluppo di nuovi approcci terapeutici volti a contrastare le difese di questi parassiti contro il sistema immunitario dell’ospite attraverso la selezione di molecole, utilizzando banche di composti organici e proteine target ottenute mediante metodiche di biologia molecolare in forma ricombinante.

I National Institutes of Health sono tra i principali promotori della ricerca biomedica a livello mondiale, per ottenere i loro finanziamenti, tuttavia, la competizione è altissima. Solo il 10% delle domande infatti risulta vincitore.

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