L’uomo sarebbe attualmente ricoverato a Villa Serena. Fu la madre della vittima a sporgere denuncia nell’estate del 2022
CHIETI – L’udienza per il procedimento con rito abbreviato, in cui un nonno è accusato di violenza sessuale nei confronti della nipote minorenne, si sarebbe dovuta tenere martedì 16 luglio al tribunale di Chieti. Secondo l’accusa, gli abusi sarebbero iniziati quando la vittima era ancora una bambina.
L’imputato, un anziano imprenditore, non era presente in aula. L’avvocato Danielle Mastrangelo, che rappresenta gli interessi della vittima e di sua madre, ha spiegato che l’uomo è attualmente ricoverato a Villa Serena. Fu proprio la madre a sporgere denuncia nell’estate del 2022, dopo che la figlia raccontò prima a un’amica e poi a lei e alla zia quanto avvenuto.
Il processo, che ha avuto inizio a novembre 2023, ha visto un rinvio richiesto dai legali dell’imputato per “legittimo impedimento”, motivato dal certificato medico presentato la mattina stessa, come riferito da Il Pescara. Tuttavia, l’avvocato Mastrangelo ha contestato la legittimità del rinvio, citando precedenti giurisprudenziali della cassazione secondo cui il ricovero ospedaliero non costituisce un impedimento assoluto alla presenza in aula. L’avvocato ha sottolineato che l’imputato non si è mai presentato in tribunale dall’inizio del procedimento, né durante l’incidente probatorio a Pescara né a Chieti.
Il giudice, ritiratosi per verificare la situazione, ha richiesto alla direzione sanitaria di Villa Serena di confermare l’impossibilità dell’imputato di recarsi in tribunale. Vista la mancata risposta della clinica, il giudice ha rinviato il processo, fissando un’udienza straordinaria per il 27 agosto.