Autismo, Verzulli: “dalla Regione fondi insufficienti per ragazzi autistici nel triennio 2022-2024″

11 Luglio 2024
1 minuto di lettura

Per Autismo Abruzzo Onlus il budget previsto dalla Regione per il triennio 2022-2024 non può sostenere le cure dei ragazzi autistici

L’AQUILA – Salgono le preoccupazioni da parte dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus in merito all’insufficienza dei fondi per il triennio 2022-2024, stabiliti dalla delibera di Giunta regionale n. 107 di dicembre 2022. Secondo Dario Verzulli, presidente dell’associazione, il budget predisposto dalla Regione Abruzzo non sarebbe in grado di sostenere le cure di cui necessitano tutti i ragazzi autistici del territorio, molti dei quali attualmente in lista d’attesa.

“Il budget stabilito dalla delibera di Giunta regionale con la quale si stabiliva il fabbisogno triennale 2022-2024 non rispetta il diritto alle cure di tutti i ragazzi autistici collocati in lista d’attesa”, si legge in una nota diffusa da Autismo Abruzzo Onlus e dallo stesso Verzulli.

Secondo l’associazione, la delibera n.107 del dicembre 2022, “pur essendo stata emendata in tre occasioni, non è mai stata revisionata sulla base dell’effettivo fabbisogno ma semplicemente si basa sugli importi di spesa documentati per l’anno 2021. Allo stesso modo, le attività residenziali previste come budget dalla delibera 807 del dicembre 2022 e definite come setting dalla delibera 360 del 2019, prevedono soltanto 30 posti letto. Il fabbisogno stimato è naturalmente di gran lunga superiore ma la regione sembra al momento non affrontare questa grave criticità”.

E continua la missiva: “Ad oggi non abbiamo alcuna risposta e invitiamo pertanto la Regione Abruzzo a porre in urgente connessione sanità e sociale e auspichiamo che la V Commissione Sanità e Sociale e la Commissione Vigilanza possano avviare con urgenza un confronto costruttivo volto a individuare l’effettivo fabbisogno, le eventuali soluzioni e gli interventi che in urgenza devono essere attuati per garantire il diritto alle persone autistiche”.

L’associazione sottolinea inoltre che: “L’integrazione socio sanitaria è, non solo secondo il nostro parere, l’unico strumento in grado di fornire soluzioni diffuse sul territorio abruzzese e calate su misura alle necessità di ragazzi e adulti. Partendo dalle proficue esperienze esistenti nella provincia dell’Aquila, con i Centri per l’autismo Casa Di Michele all’Aquila e Pratola Peligna ma anche con la positiva esperienza della Casa del Sole di Città Sant’Angelo (Pescara), si può dare l’avvio formale ad un’integrazione socio sanitaria per dare una risposta in tempi brevi e a costi sicuramente più sostenibili delle quote previste per i posti letto”.

Altro da

Non perdere