Nuovi dettagli emergono nell’ambito della maxi operazione antidroga internazionale, le droghe venivano stoccate in Abruzzo
L’AQUILA – Nuovi dettagli emergono nell’ambito della maxi operazione antidroga internazionale, oltre agli arresti effettuati questa mattina, sul ruolo strategico dell’Abruzzo nel traffico internazionale di stupefacenti. Le sostanze, infatti, approvigionate in Spagna e trasportate su gomma in Italia all’interno di autotreni, venivano stoccate in Abruzzo e destinate alle piazze di spaccio abruzzesi e marchigiane. Il tutto ad opera di un’organizzazione criminale svincolata da contesti mafiosi e formata da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani. È quanto documentato dal lungo periodo di indagine avviato a dicembre 2021 dalla Sez. A/C dell’Aquila, in coordinamento con la Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa), e in collaborazione con Eurojust e Europol, nonché col supporto della Rete @On, guidata dalla Direzione investigativa antimafia (Dia), finanziata dalla Commissione europea.
Nel corso dell’operazione, gli inquirenti hanno sequestrato 100 kg di hashish e 1 kg di cocaina, e hanno ricostruito i vari ruoli dei sodali. Da quanto appreso, il gruppo, strutturato in vertice, uomini di fiducia e affiliati sul territorio italiano ed estero, aveva punti di riferimento in Spagna e Germania. Perquisizioni sono state eseguite anche per alcuni indagati residenti in Spagna.