Il cammino che nel 1924 portò Pietro da Morrone a L’Aquila per divenire Papa si aggiunge alla rete dei Cammini degli Altipiani
FOSSA – Finanziata con un milione di euro da un’ordinanza del Commissario Straordinario Ricostruzione sisma, la nuova opera promossa dall’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere (Usrc) sarà un percorso alla scoperta dell’entroterra abruzzese nel solco del cammino che nel 1294 portò l’eremita Pietro Angeleri dal Morrone, sulla Maiella, a L’Aquila, dove divenne Papa Celestino V. Si tratta del Cammino Grande di Celestino, una passeggiata da 90km attraverso l’altopiano aquilano e la Valle Subequana, inserita dall’Usrc alla rete viaria da 400 km attraverso la provincia dell’Aquila, formando i Cammini degli Altipiani. Del sistema fanno parte anche il Cammino tra i Vestini, il Cammino della Baronia e il Cammino dei Francescani.
Il nuovo ma antico pellegrinaggio naturalistico e spirituale è stato presentato ieri a Fossa, presso la sede dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere sisma 2009. Hanno illustrato il progetto il direttore Usrc Raffaello Fico, il sindaco di Fagnano Alto, nonché presidente del Parco regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore, l’assessore al Turismo per il Comune dell’Aquila Ersilia Lancia, il presidente del Parco nazionale della Maiella Lucio Zazzara, Ugo Marinucci in rappresentanza del Cai, e il docente dell’Univaq Alessandro Marucci.
I lavori, già avviati, erano stati assegnati a dicembre 2022, in progetto esecutivo pronto ad aprile 2023. La durata stimata della messa a nuovo del percorso, con segnaletica, bacheche e aree di sosta, passaggi pedonali in corrispondenza delle strade provinciali e colonnine di ricarica per le e-Bike è di 168 giorni. Al fine di valorizzare l’esplorazione del patrimonio culturale associato all’esperienza, il Cammino Grande di Celestino sarà dotato di dispositivi digitali geo-referenziati disseminati lungo il sentiero.