Tra le province coinvolte, anche quelle di Pescara e Teramo. Sotto accusa un imprenditore pugliese
ANCONA – La Guardia di Finanza di Ancona, su delega della Procura della Repubblica di Trani, ha eseguito un’operazione nelle province di Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Barletta, Pistoia, Reggio Emilia e Sassari. L’operazione, coordinata dal Gip del Tribunale di Trani, ha portato al sequestro preventivo di beni e disponibilità per un valore di 15,5 milioni di euro, concludendo un’indagine su una frode nel commercio dei carburanti.
Decine di militari hanno apposto sigilli a 32 proprietà, tra cui distributori stradali, un deposito di carburanti, un resort e vari appartamenti e terreni. L’indagine ha smantellato un’organizzazione criminale guidata da un imprenditore pugliese, che utilizzava società fittizie per evadere le imposte sui carburanti e reinvestire i profitti in immobili.
Il meccanismo, ben strutturato, sfruttava società di comodo per acquistare carburante senza IVA, che veniva poi venduto a società “cartiere” italiane, le quali non versavano l’IVA dovuta. Il carburante veniva infine venduto sottocosto ai distributori, consentendo agli acquirenti di offrire prezzi competitivi.
La frode ha coinvolto oltre 133 milioni di litri di carburante, generando profitti illeciti per più di 15 milioni di euro. Le indagini tributarie hanno rivelato proventi illeciti per oltre 109 milioni di euro. Il sequestro preventivo, eseguito dalla Guardia di Finanza, riguarda beni formalmente intestati a prestanome ma riconducibili all’indagato principale.