Univaq arriva tra i primi cinque migliori atenei in Italia e tra i primi 200 al mondo, secondo la classifica THE University Impact Rankings
L’AQUILA – L’Università degli Studi dell’Aquila è tra le prime cinque migliori in Italia , ed entra nell’olimpo degli atenei migliori al mondo, posizionandosi tra i primi 200 nella classifica generale Times Higher Education University Impact Rankings 2024, stilata annualmente dall’agenzia Times Higher Education (THE) per fare uno stato dell’arte sulla formazione accademica a livello mondiale.
Nello specifico, sono 17 i “Sustainable Development Goals” (Sdgs), o “Obiettivi di sviluppo sostenibile” in base ai quali le università vengono giudicate dall’ente. Per quanto riguarda l’Sdg 4, relativo alla qualità della didattica, Univaq è prima in Italia e 28esima in tutto il mondo. L’obiettivo dell’Sdg 4, nello specifico, è quello di valutare la capacità delle università di offrire istruzione e formazione di qualità, garantendo inclusione e pari opportunità di apprendimento.
Altri indici in cui Univaq si è affermata con eccellenza sono: Sdg 3, ovvero “Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età”; l’Sdg 8, “Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti”; l’Sdg 9, “Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile”; l’Sdg 10, ovvero “Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi”, e l’Sdg 13, “Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze”.
Sono 2152 università da 115 paesi diversi ad essere passate sotto la lente di ingrandimento del THE, circa il 26% in più rispetto al 2023.
“Aver ottenuto questo risultato ci riempie di soddisfazione e ci gratifica per il lavoro svolto – ha commentato Edoardo Alesse, rettore dell’Università dell’Aquila – Esserci piazzati al 28esimo posto mondiale e ‘primi in Italia nella categoria della formazione inclusiva, ci dà poi un particolare orgoglio”.