Sembrerebbe essere stata la delusione innescata nei genitori per questioni legate allo studio, a far scaturire nel giovane la volontà di togliersi la vita
MOSCIANO SANT’ANGELO – È il secondo tentativo di suicidio che si registra in provincia di Teramo nelle ultime 48 ore. Dopo il dramma familiare che si è registrato domenica notte, anche durante la scorsa notte è arrivata una chiamata alla centrale operativa dei carabinieri di Giulianova, in cui un un giovane manifestava la volontà di togliersi la vita gettandosi da un cavalcavia dell’autostrada A14, nei pressi del comune di Mosciano. L’operatore di turno, un brigadiere con alle spalle una lunga militanza nel radiomobile, percepita la gravità del fatto ha avviato con il ragazzo un lungo colloquio telefonico.
Sembrerebbe essere stata la delusione innescata nei genitori per questioni legate allo studio, a far scaturire nel giovane la volontà di togliersi la vita. Aprendosi pian piano con il militare con cui parlava al telefono, il ragazzo ha dato indicazioni ai militari sul luogo in cui si trovava che, insieme al tracciamento della telefonata, ha permesso ai carabinieri della Stazione di Roseto degli Abruzzi di rintracciarlo. Era arrivato con la propria auto in un cavalcavia dell’A14, nel comune di Mosciano Sant’Angelo contrada Colle Pizzuto.
I Carabinieri della pattuglia hanno tranquillizzato il giovane e, dopo aver sventato la tragedia, lo hanno affidato ai sanitari del 118 che lo hanno portato all’ospedale di Giulianova. Il ragazzo sarà sottoposto alle cure, mentre per il carabiniere della centrale operativa resta l’immensa soddisfazione di aver aiutato un giovane, un coetaneo dei propri figli, di aver saputo delicatamente e sapientemente colloquiare con lui, farlo desistere dai pensieri e nel contempo guidare i suoi colleghi a salvare una vita.