A comunicare la scoperta, è RFI che nel corso di un intervento per la realizzazione del terzo binario ha trovato i resti della fortezza
PESCARA – Sono stati riportati alla luce nuovi resti del bastione San Vitale a Pescara. La scoperta è avvenuta durante i lavori di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per l’ampliamento del terzo binario tra le stazioni di Pescara Centrale e Pescara Porta Nuova.
Il progetto di recupero e valorizzazione del sito prevede un investimento di un milione e duecentomila euro.
Durante la demolizione delle fondazioni di un muro in cemento armato, è stato scoperto un segmento murario lungo circa 7 metri e largo 1,40 metri. I materiali e la tecnica costruttiva suggeriscono che questo manufatto appartenga alla storica piazzaforte cinquecentesca di Pescara. Inoltre, durante gli scavi preliminari per la costruzione di una nuova pista ciclabile, sono emersi altri setti murari di notevole estensione e ulteriori elementi, come una soglia con l’alloggiamento del cardine di una porta. La datazione di questi reperti è in corso, ma sembra solo parzialmente coerente con quella delle strutture finora rinvenute, suggerendo una lunga frequentazione dell’area.
Grazie alle ricerche avviate fin dal 1989 dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo, nel quartiere di Porta Nuova sono emerse tracce di una lunga continuità abitativa, dal romano abitato di Ostia Aterni, scomparso nel Medioevo, fino all’età moderna. Qui, nel XVI secolo, su ordine di Filippo II di Spagna, fu costruita una grande fortezza a difesa del confine settentrionale del Regno di Napoli, originariamente composta da sette bastioni. Durante i lavori di RFI per il completamento del terzo binario, nel marzo 2020, sono state rinvenute parti della fortificazione e il contrafforte del bastione San Vitale con i resti di locali annessi.
I lavori di adeguamento della rete ferroviaria sono stati supervisionati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara. Successivamente, è stata colta l’opportunità di integrare le opere ferroviarie con la tutela e la valorizzazione dei resti archeologici. La Soprintendenza ha approvato un progetto di recupero e messa in sicurezza del sito presentato da RFI che armonizza queste esigenze. Finanziato con un investimento di 1,2 milioni di euro, il progetto mira non solo a tutelare i resti del bastione San Vitale, ma anche a valorizzare l’area circostante, includendo un percorso ciclabile, pedonale e viario adiacente al tracciato ferroviario. La copertura degli ambienti e la canalizzazione delle acque piovane contribuiranno a prevenire i danni causati dalla vicinanza al mare. Inoltre, un’adeguata ventilazione delle murature e delle pavimentazioni antiche ridurrà l’umidità ascendente dal terreno, limitando il deterioramento dei materiali.