Il Comune di Chieti si mobilita per affrontare le sospensioni del servizio idrico previste nei prossimi giorni. L’amministrazione comunale ha predisposto un’ordinanza per integrare le funzioni operative ed emergenziali del Centro Operativo Comunale, già attivo per il dissesto idrogeologico
CHIETI – Il Comune di Chieti si sta mobilitando per affrontare le sospensioni del servizio idrico previste dall’Aca nei prossimi giorni. L’amministrazione comunale ha predisposto un’ordinanza per integrare le funzioni operative ed emergenziali del Centro Operativo Comunale (COC), già attivo per il dissesto idrogeologico. Inoltre, è in fase di preparazione un servizio di autobotti nelle zone interessate dalla mancanza di acqua, grazie alla collaborazione con la Protezione Civile regionale.
Le prossime sospensioni del servizio idrico sono previste a partire dalle ore 22:30 di domani, martedì 4 giugno, fino alle ore 6:00 del 5, e dalle ore 22:30 di venerdì 7 giugno 2024 alle 6:00 dell’8, nelle zone di Chieti città alta, Tricalle, Filippone, Levante, Madonna del Freddo, Colle Marcone.
“Ci siamo mossi, pur non avendo la diretta competenza, perché ogni giorno riceviamo segnalazioni e reclami da parte della cittadinanza colpita dalle sospensioni disposte dall’Aca per fronteggiare i problemi legati al rifornimento della rete idrica cittadina – ha detto il sindaco Diego Ferrara -. Ci rendiamo conto della difficoltà della situazione, sia a causa dello stato della rete, sia per via delle condizioni climatiche, sia per l’emergenza, ma non possiamo non rilevare che l’articolazione delle sospensioni sta causando un disagio maggiore di quello prevedibile in varie zone della città per la mancata coincidenza degli orari annunciati.”
Il sindaco ha poi aggiunto che l’amministrazione comunale si farà promotrice di un confronto con la Regione, per permettere ai cittadini di Chieti di accedere ai fondi messi a disposizione dalla legge regionale di riferimento, al fine di sostenere coloro che non hanno l’autoclave e non possono farsene carico in toto.
“Questo ci aiuterebbe almeno a dare risposte e ad attenuare il disagio – ha continuato Ferrara -. Cosa su cui siamo pronti a operare anche con l’attivazione delle autobotti della Protezione civile, con cui siamo in contatto perché riteniamo questa situazione una vera emergenza che non può sussistere per una città capoluogo. Una tale emergenza da decidere l’integrazione del Coc, con l’attivazione delle relative funzioni, perché ci sentiamo in dovere di sostenere la comunità, ma, come detto, possiamo farlo solo sulla base delle nostre competenze. La situazione può arrivare all’esasperazione, come conferma anche l’interessamento della Prefettura sul tema, con la convocazione di un tavolo dedicato, accade perché le difficoltà sull’erogazione intaccano il diritto a un servizio che scandisce la vita di ognuno, sia per ragioni alimentari e sia igieniche e perché, per tutti, ma soprattutto per i soggetti più vulnerabili, è determinante, quanto sensibile avere l’acqua o poter programmare con precisione le scorte”.