Balneari Sib e Fiba, il 2 giugno inizia la mobilitazione estiva : “Il Governo non ha ancora emanato alcun provvedimento”

31 Maggio 2024
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Gli imprenditori sperano che il governo e il parlamento agiscano presto per sostenere le migliaia di famiglie che dipendono dal settore balneare

ROMA – Domenica 2 giugno, in coincidenza con la Festa della Repubblica Italiana e l’inizio della stagione estiva 2024, gli imprenditori balneari associati al Sindacato Italiano Balneari Fipe/Confcommercio e Fiba/Confesercenti daranno il via alla loro “campagna estiva” di mobilitazione. L’azione è una risposta alla mancanza di provvedimenti legislativi da parte del governo che tutelino il settore balneare italiano e risolvano l’attuale stato di caos amministrativo.

Antonio Capacchione, presidente del Sib, e Maurizio Rustignoli, presidente della Fiba, hanno espresso la loro delusione in una nota, affermando: “Il Governo, purtroppo, non ha ancora emanato alcun provvedimento legislativo chiarificatore che salvaguardi la balneazione attrezzata italiana e superi l’attuale stato di caos amministrativo. Ancora una volta abbiamo sperato e aspettato, inutilmente”.

La mobilitazione prenderà il via con un manifesto che sarà affisso in tutti gli stabilimenti balneari associati e diffuso sui social media, accompagnato da un video creato appositamente per lanciare la campagna. Il manifesto reciterà: “Anche oggi noi balneari italiani rispettiamo la Repubblica fondata sul lavoro e le leggi del nostro Parlamento. 2 Giugno 2024: continua la mobilitazione per una legge giusta e necessaria che attendiamo da 14 anni per continuare a garantire i servizi di balneazione a tutti i cittadini italiani”.

La campagna includerà una serie di iniziative sindacali e avrà come obiettivo principale la comunicazione e l’informazione corretta sul lavoro e sul ruolo degli imprenditori balneari, rivolta ai milioni di turisti italiani e stranieri che visiteranno le nostre coste. Il principale destinatario sarà il cittadino-cliente dei nostri stabilimenti balneari.

La nota conclude: “Ci auguriamo che, quanto prima, il Governo e il Parlamento facciano il proprio dovere nei confronti di decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che rischiano di perdere il lavoro e le proprie aziende”. Il settore balneare italiano è da anni un punto di forza della nostra offerta turistica e, se adeguatamente supportato, può contribuire in modo significativo a riportare il nostro Paese ai vertici della classifica mondiale.

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