L’Abruzzo si attesta anche quest’anno come regione del ciclismo e delle strade bianche, con la terza edizione della Nova Eroica Gran Sasso L’Aquila. Presentato stamani il programma presso il Palazzo dell’Emiciclo, a L’Aquila
L’AQUILA – L’Abruzzo si attesta anche quest’anno come regione del ciclismo e delle strade bianche, con la terza edizione della Nova Eroica Gran Sasso L’Aquila, la competizione attesa per l’8 giugno, che ripercorre i sentieri bianchi dei tratturi abruzzesi e i borghi della transumanza, con Castel Del Monte come base di partenza e arrivo.
La manifestazione, di portata internazionale, è stata presentata stamani in conferenza stampa presso la Sala Silone del Palazzo dell’Emiciclo, nel capoluogo abruzzese. Il programma è stato illustrato dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e dall’organizzatore della Nova Eroica Gran Sasso, Marco Capoferri.
Nata dalla classica Eroica, corsa sulle strade bianche senesi ideata 25 anni fa da Giancarlo Brocci, di solito prevista per il primo fine settimana di ottobre e ad oggi con circa 8mila iscritti, la Nova Eroica mantiene le tradizionali strade bianche, in questo caso i tratturi, rendendo però omaggio alla storia dei pastori.
Novità del percorso di quest’anno sarà l’inclusione dei nove centri storici limitrofi ai tratturi selezionati. Nello specifico, i ciclisti attraverseranno il territorio della Baronia, per poi scendere nella Piana di Navelli, verso il Tratturo Magno. A Castel del Monte, Calascio, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio e Barisciano, già presenti nelle precedenti edizioni, si aggiungeranno dunque Tussio, San Pio delle Camere, Civitaretenga e Carapelle Calvisio.
Gli sfidanti potranno scegliere tra quattro tracce: una corta, detta anche “Giro della Rocca di Calascio”, da 59 km e 1100 metri di dislivello; la media gravel, o “Giro dei 5 Borghi”, da 85 km e 1620 metri di dislivello; quella media solo su asfalto, indicata per bici da strada, detta “Giro del Gran Sasso”, da 92 km e 1830 metri di dislivello; infine quella lunga da gravel, o “Campo Imperatore e le Terre della Baronia”, con 136 km per 2490 metri di dislivello. Su quest’ultima saranno presenti otto punti ristoro, dai quali sarà possibile ammirare la Fontana pubblica del 1911, gli archi di Castelvecchio Calvisio, il sito archeologico della città romana di Peltuinum e un antico convento a Civitaretenga. Previste anche una “fagiolata” nel canyon di Fonte Vetica e degli arrosticini.
Come ha spiegato Capoferri, “gli otto ristori, tutti offerti dalle comunità attraversate, è ciò che più mi inorgoglisce in questa edizione, perché è il riscontro che i sindaci hanno recepito lo scopo della manifestazione: promozione turistica dei loro territori attraverso sport, convivialità e accoglienza”.
“Stiamo portando avanti il progetto che abbiamo annunciato, sin dalla prima edizione, che è quello di realizzare le piste bianche – ha dichiarato Marsilio – Il comune capofila, Castel del Monte, con le altre amministrazioni comunali, è ormai pronto, siamo alle fasi conclusive dei percorsi di autorizzazione e, alla fine di questa stagione estiva, auspichiamo l’apertura del cantiere e una rapida conclusione dei lavori. L’obiettivo è realizzare almeno la prima parte, i primi 20-25 km sui 50 complessivi, al fine di consegnare strade bianche con scenari incomparabili e, in prospettiva, utilizzabili da ciclisti e cicloturisti. L’ 8 giugno avremo l’opportunità di mostrarle al mondo intero ancora una volta”.