Vannacci: “Si metta in gioco sindaco. La aspetto a Chieti, nella sua città così avrà modo di argomentare invece di sputare sentenze”
CHIETI – Il sindaco di “tutti” i cittadini di Chieti, Diego Ferrara, ha deciso di sollevare un dibattito pubblico riguardo all’opportunità di ospitare un evento con il generale Roberto Vannacci come protagonista. Roberto Vannacci, candidato alle europee di giugno, sarà infatti oggi pomeriggio a Chieti, alle 17,00, per presentare i suoi due libri. La presentazione si terrà nella sala consigliare della Provincia e sarà moderata dal giornalista Gino Di Tizio, con la presentazione dell’avvocato Serena Pompilio.
Una presenza evidentemente sgradita al sindaco Ferrara, che ha ritenuto necessario esprimere la sua contrarietà alle posizioni del Generale Vannacci, argomentando il suo pensiero in un lungo post su Facebook. “La deprecabile enunciazione di posizioni omofobe, razziste, contrarie a qualunque principio etico, morale e religioso di solidarietà e sussidiarietà, sono pronunciate dal Generale con compiaciuta autoreferenzialità e semplicistica raffigurazione della realtà – scrive Diego Ferrara -. Sono posizioni talmente “rozze” da mettere in imbarazzo persino quei personaggi della Destra italiana che non mostrano certo, nei loro discorsi, erudizione, empatia, condivisione, giustizia sociale, libertà individuale, pacifismo”.
Un giudizio tranchant nei confronti del Generale, come della destra italiana.
Il sindaco Ferrara ha inoltre sottolineato che, pur rispettando la libertà di pensiero garantita dall’articolo 21 della Costituzione e dall’art. 18 dei diritti umani, non ritiene che questi principi coincidano o siano assimilabili alla libertà di predicare odio.
Una posizione, quella di Ferrara, che ha suscitato reazioni diverse tra i cittadini, alcune di apprezzamento e altre di ferma critica per le sue parole e per la sua decisione di non partecipare all’evento.
La risposta del generale Vannacci, sulla bacheca di Ferrara, non si è fatta attendere: “Sindaco ma è sicuro di averlo letto il libro perché se c’è uno che asserisce che le diversità siano il motore dell’universo quello sono io. Venga domani, così glielo illustro di persona il mio pensiero e non si autoincensi quale guardiano di una morale che solo lei e qualche altro radical chic si ostenta a preservare. Si metta in gioco sindaco. La aspetto a Chieti, nella sua città così avrà modo di argomentare invece di sputare sentenze”.