Matteucci, segretario UGL Salute Teramo: «Il tempo passa e le criticità permangono e questo, per la UGL Salute, è inaccettabile»
TERAMO – I sindacati tornano a parlare della nuova ditta subentrata per il servizio lavanderia nella Asl di Teramo e in particolare delle divise attese dal personale del 118. «A più 20 giorni dall’ingresso nella Asl di Teramo della nuova ditta aggiudicataria dubbi e incertezze continuano a gravare sul servizio lavanolo. La promessa di fornire le divise al personale del 118 non ha avuto seguito e non c’è certezza di quando potrà concretizzarsi», dichiara in una nota Stefano Matteucci, segretario UGL Salute Teramo. L’intervento si pone a circa una settimana dalla conferenza stampa convocata dai sindacati, in cui lamentavano il mancato rispetto da parte della nuova ditta della clausola sociale nel reintegro del personale.
«A pagarne le conseguenze sono, come troppo spesso accade, gli operatori attori, loro malgrado, di uno spettacolo del non senso cui avrebbero volentieri fatto a meno di partecipare. Intorno ai professionisti c’è silenzio assordante da parte degli enti preposti e così i lavoratori impegnati svolgono il loro servizio in condizioni precarie a cui si aggiunge anche l’incertezza sul ripristino delle posizioni lavorative su cui incombe come una ghigliottina il famoso, ed illegittimo, periodo di prova che la nuova gestione ha applicato. Aggiungiamo che in alcune postazioni periferiche risulta anche non ritirato lo sporco così da non consentire il dovuto ricambio, sui mezzi di soccorso, con il pulito. Il tempo passa e le criticità permangono e questo, per la UGL Salute, è inaccettabile», conclude Matteucci.