Il Consiglio regionale ha approvato un progetto di legge per coprire il disavanzo del servizio sanitario regionale. Il piano prevede l’allocazione di 68,6 milioni di euro nel bilancio 2024
L’AQUILA – Il Consiglio regionale ha approvato un progetto di legge per coprire il disavanzo del servizio sanitario, risultante dal conto economico del quarto trimestre 2023. Il provvedimento, approvato a maggioranza, prevede l’istituzione di un nuovo capitolo sul bilancio 2024 per la somma di 68,6 milioni di euro.
Subito dopo l’approvazione, è iniziato l’iter burocratico per la pubblicazione del documento, che è parte integrante del piano di rientro che il governo regionale presenterà a Roma il 27 maggio. Il piano sarà presentato al tavolo di monitoraggio, al quale le ex Regioni Canaglia, tra cui l’Abruzzo, sono ancora sottoposte.
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, hanno difeso l’operato della maggioranza. Hanno proposto di utilizzare gli incassi 2024 delle imposte regionali IRAP e IRPEF per un valore di 35,6 milioni di euro; la restante parte della somma deriva da economie generate dall’avanzo di amministrazione del rendiconto 2022 (14 milioni di euro) e da quote ricavate da trasferimenti da vari capitoli del bilancio dedicati alla sanità (19 milioni di euro).
La norma per il ripianamento del deficit sanitario nel 2023 della Regione Abruzzo prodotto dalle quattro Asl, approvata dal Consiglio regionale, ha portato ad una stretta nei confronti dei direttori generali. Da ora in poi, il loro operato sarà controllato dal Consiglio regionale. In caso di mancata approvazione del piano da parte del Dipartimento, la Asl dovrà apportare le modifiche richieste e ripresentarlo entro 30 giorni dalla comunicazione dell’esito negativo dell’istruttoria.
Il presidente Marsilio ha sottolineato che il deficit sarà coperto senza interventi lacrime e sangue, senza aumentare le tasse, senza tagliare servizi sensibili. Ha annunciato che arriveranno 80 milioni in più dal fondo sanitario nazionale per quest’anno e ha reso noto di aver avviato un approfondimento della Asl unica e un piano di rafforzamento del personale della centrale di committenza Areacom.
“I revisori dei conti hanno espresso un parere che il nostro servizio bilancio ha fortemente controdedotto.
Ritengo questo parere sbagliato nel merito anche perché l’obiezione che viene avanzata, rispetto alla mancanza di un atto, non evidenzia che questo atto deve essere approvato dalla giunta subito dopo l’approvazione della legge stessa – ha detto Marsilio -. Faremo la giunta per approvare questa variazione di bilancio subito dopo la conclusione del consiglio.
Ricopriamo questo deficit senza interventi lacrime e sangue, senza aumentare le tasse, senza tagliare servizi sensibili, con la prospettiva che non appena nei prossimi mesi arriverà l’approvazione dell’assestamento di bilancio, l’accertamento delle maggiori entrate, pareggeremo questo punto”.
“Dobbiamo mettere in evidenza che non è mai esistita una spesa fuori controllo, una sanità in profondo rosso – ha continuato il presidente Marco Marsilio -. In cinque anni noi abbiamo ricevuto dallo Stato oltre 13.500 milioni di euro per gestire la sanità pubblica. Ne avremo spesi 13.560: meno dello 0,5% in più. Credo che aver tenuto aperti tutti i presidi, avere comprato attrezzature diagnostiche nuove e moderne, aver quindi garantito la sanità diffusa in tutta la regione e assunto migliaia di persone, coprendo tante carenze che c’erano nelle Asl abruzzesi vale aver avuto un piccolo prezzo da pagare, spostare il bilancio di mezzo punto. È stato più importante che chiudere i presidi e mantenere il precariato dentro gli ospedali”.