Il 22 maggio 1924 Alfonsina Strada arrivava a L’Aquila al termine della tappa del Giro d’Italia Foggia-L’Aquila. A distanza di 100 anni, Fiab L’Aquila la ricorda con una pedalata nel capoluogo abruzzese
L’AQUILA – Era il 1924 quando Alfonsina Strada, antesignana del ciclismo femminile professionistico in Italia, partecipò come unica donna al Giro d’Italia. Il 22 maggio 1924, alla fine dei 304 km della VII tappa, Foggia-Aquila, chiusa da Alfonsina in penultima posizione, con un ritardo di con un ritardo di 2h 46′ 50” rispetto ai suoi rivali e, soprattutto, dopo 15 ore di infiammazione al ginocchio, la corridrice ricevette dal presidente della Ss Folgore dell’Aquila Oreste Fogola un mazzo di fiori e 500 lire raccolti dai lettori della Gazzetta dello Sport.
Domani 22 maggio, a 100 anni esatti dall’epico passaggio di Alfonsina per le strade del capoluogo abruzzese, la Federazione italiana ambiente e bicicletta dell’Aquila (Fiab) la ricorda con una pedalata da 50 km.
L’appuntamento per la pedalata è alle ore 14:30 presso il punto ristoro “L’oasi bar&food”, vicino Porta Napoli. La partenza è prevista invece alle ore 15, alla volta della pista ciclabile di Monticchio. Da lì si proseguirà attraversando: Fossa; San Demetrio Né Vestini; San Nicando; Prata d’Ansidonia; Caporciano; Bominaco; Opi; Stiffe; Villa Sant’Angelo; Sant’Eusanio; Fossa; Monticchio; e infine di nuovo L’Aquila, con sosta a Porta Napoli in ricordo dell’arrivo di Alfonsina al termine della 7^ tappa del Giro d’Italia 1924
Foggia-Aquila. Non essendo previste soste intermedie, si consiglia di munirsi di acqua, vestiario adeguato e snack.
La manifestazione è aperta a tutti e adatta ad ogni tipo di bici, previa iscrizione all’evento. È possibile registrarsi entro oggi tramite i siti internet: www.andiamoinbici.it. www.fiablaquila.it. Per i non soci Fiab è previsto il pagamento di una quota di 5 euro.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del recupero e della valorizzazione della memoria di Alfonsina Strada, nata Alfonsa Rosa Maria Morini, che Fiab L’Aquila porta avanti ormai da tempo. A tal proposito, a marzo scorso nella libreria Polarville è stata dedicata ad Alfonsina una vetrina con giornali e cimeli delle sue imprese dell’epoca. Già nel 2023 il Comune dell’Aquila ha approvato la richiesta dell’associazione dell’intitolazione di un luogo pubblico, attualmente in stato di individuazione, alla “Regina del Giro”.
Domani, 22 maggio 2024, a 100 anni dall’impresa dell’emiliana, L’esordio tra il fango, a gareggiare di nascosto dalla madre e dal padre, ai quali mentiva dicendo di recarsi alla Messa domenicale. L’aut aut dei genitori, una volta scoperta, che la obbligarono a sposarsi e andare via di casa per continuare a correre. Un maiale vivo da riportare, secondo le più accreditate leggende metropolitane, come premio dopo la prima gara disputata a Reggio Emilia. Di imprese, Alfonsina Strada, prima e unica donna a partecipare al Giro d’Italia maschile, nel 1924, ne aveva già fatte molte.
Nell’attesa di ricordarla in bici, riportiamo lo stralcio di un’intervista rilasciata da Alfonsina al Guerin Sportivo a margine del Giro d’Italia del 1924: “Sono una donna, è vero – dichiarerà in un’intervista al Guerin Sportivo -. E può darsi che non sia molto estetica e graziosa una donna che corre in bicicletta. Vede come sono ridotta? Non sono mai stata bella; ora sono…un mostro. Ma che dovevo fare? La puttana? Ho un marito al manicomio che devo aiutare; ho una bimba al collegio che mi costa 10 lire al giorno. Ad Aquila avevo raggranellato 500 lire che spedii subito e che mi servirono per mettere a posto tante cose. Ho le gambe buone, i pubblici di tutta Italia (specie le donne e le madri) mi trattano con entusiasmo. Non sono pentita. Ho avuto delle amarezze, qualcuno mi ha schernita; ma io sono soddisfatta e so di avere fatto bene”.