Asportazione robotica di tumore al pancreas: successo al San Salvatore dell’Aquila

20 Maggio 2024
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Il primo intervento di asportazione robotica di un tumore al pancreas è stato eseguito con successo nei giorni scorsi, presso l’Ospedale San Salvatore dell’Aquila

L’AQUILA – Grazie agli sviluppi nel campo della chirurgia robotica e alla formazione del personale, nei giorni scorsi, presso il reparto di Oncologia dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, si è tenuta la prima asportazione robotica di un tumore al pancreas. Ad essere sottoposto al delicato intervento è stato un cinquantenne di Sulmona, precedentemente ricoverato presso l’ospedale di Sulmona e poi trasportato d’urgenza al San Salvatore.

A rendere possibile la buona riuscita dell’operazione, è stata la sinergia delle strutture compartecipanti della Asl 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila. L’uomo è stato infatti trasferito da Sulmona a L’Aquila grazie all’attivazione di un percorso interno. Il San Salvatore dell’Aquila, inoltre, dispone del primo centro per la chirurgia robotica dell’Italia centrale.

“L’innovazione tecnologica, la formazione del personale, l’unificazione dei territori, rappresentano un punto di partenza per il diritto alla salute della Asl 1 – ha dichiarato il primario dell’unità operativa di Sulmona e direttore del dipartimento di chirurgia dell’Asl 1 Mauro Favoriti – Oltre all’installazione di questo centro di eccellenza, che è il primo nel centro Italia, abbiamo investito anche sulla formazione del personale tramite la collaborazione con le maggiori università e i centri di ricerche. Ciò ci ha permesso di aumentare l’intensità di cura, invertendo la tendenza, perché i pazienti trovano le eccellenze nella nostra Asl con un risparmio economico e con cure migliori”.

Insieme al direttore generale della Asl 1 Ferdinando Romano, Favoriti è uno dei medici che si è impegnati, negli ultimi anni, per contrastare il fenomeno della “migrazione sanitaria”, che porta ogni anno molti pazienti a dover viaggiare fuori regione per curarsi.

L’obiettivo è dunque quello di “uniformare trattamenti di cure di tutta la popolazione, producendo modello pilota che ha consentito di unificare i tre ospedali di Sulmona, Avezzano e L’Aquila in un unico stabilimento”, spiega Favoriti.

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