Il settore automobilistico nel Teramano sta vivendo una rivoluzione, e le protagoniste sono le donne. La Pcm, una delle grandi aziende dell’automotive nella regione, ha deciso di assumere donne per la produzione di parti di carrozzerie
CASTELLALTO – Nella zona industriale di Villa Zaccheo, a Castellalto, la Pcm sta allestendo un nuovo stabilimento e Giuseppe Fresta, amministratore delegato dell’azienda, è convinto che le donne siano più affidabili nelle lavorazioni di precisione, soprattutto nel settore metalmeccanico. “Pensiamo che le donne siano più affidabili nelle lavorazioni di precisione, anche nel settore metalmeccanico – ha detto l’ad Fresta -. Per questo abbiamo deciso di puntare su di loro per il nuovo stabilimento che stiamo allestendo”.
Dei 1.500 occupati della cosiddetta ‘Valle del tubo’ abruzzese, da sempre in prima linea nella realizzazione di scarichi e marmitte soprattutto per i marchi tedeschi, le donne rappresentano una porzione estremamente ridotta. “Nel nuovo stabilimento, il quarto nell’area, produrremo sottogruppi di lastratura, parti di auto che poi invieremo ai marchi i quali procederanno ad assemblare i mezzi”, spiega l’amministratore delegato di Pcm, che a Villa Zaccheo occupa già quasi 200 lavoratori.
Era già stato nei giorni scorsi il segretario provinciale della Fim-Cisl Marco Boccanera ad annunciare l’avvio della produzione di parti esterne di marchi di lusso come Ferrari, Maserati, Lamborghini, Porsche, Tesla, ma anche Stellantis nel nuovo stabilimento Pcm che sarà pronto a settembre e che occuperà, almeno all’inizio, una trentina di dipendenti, soprattutto donne. “Senza togliere nulla ai colleghi uomini, per il tipo di lavoro di precisione che andremo a realizzare abbiamo pensato che le donne siano più predisposte, anche perché costanti e metodiche”, aggiunge Fresta, rivendicando la paternità della decisione, accolta poi con entusiasmo dai rappresentanti dei lavoratori: “L’idea è nostra, non ce l’hanno chiesta i sindacati”.
Il nuovo stabilimento Pcm sarà dunque guidato principalmente da donne, segnando un passo importante verso la parità di genere nell’industria automobilistica.