Esposta stamani a Palazzo Margherita “In un battito d’ali”, l’installazione donata dall’artista aquilana Emanuela Giacco al capoluogo abruzzese
L’AQUILA – “In un battito d’ali” è il titolo dell’opera donata dall’artista aquilana Emanuela Giacco al Comune dell’Aquila ed esposta da oggi presso Palazzo Margherita.
L’installazione, realizzata in occasione del quindicesimo anniversario del sisma del 6 aprile 2009, era già stata inaugurata lo scorso 5 aprile nelle sale del MAXXI L’Aquila, nella cornice di Palazzo Ardinghelli.
“Con questa installazione si augura a tutta la comunità di liberare metaforicamente le ali, si augura di tornare ad assaporare il vento, la libertà, la rinascita in una rinnovata resurrezione intellettuale”, fa sapere Giacco.
“La cultura rappresenta la forza propulsiva del percorso di rigenerazione sociale e fisica che sta compiendo la nostra città. L’arte può costituire un valore aggiunto per il processo di ricostruzione arricchito dal contributo di menti creative che innescano interazioni con il territorio, valorizzandone i molteplici aspetti e le diverse risorse che esso è in grado di esprimere. Per questo abbiamo accolto con entusiasmo l’idea di arricchire gli spazi di Palazzo Margherita con l’opera dell’artista, emblema e augurio di forza e rinnovamento” hanno dichiarato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e l’assessore comunale al Patrimonio Vito Colonna.
Riguardo il significato dietro l’opera, si legge in una nota: “Le ali simboleggiano il futuro e il passato rappresentato dal filo del bozzolo che rimane scolpito nella metamorfosi, nella nuova forma di farfalla. I nodi richiamano, invece, i legami emotivi e fisici che, insieme, costituiscono l’energia universale. Dei colori predominanti della scultura, l’azzurro è la purezza di una nuova nascita, il cielo, quel cielo che si guarda per essere più vicini ai propri cari che non ci sono più, mentre il grigio è dato dalle rocce dell’Aquila, icone di forza e resilienza”.